Titolo originale: Alien: Covenant
Paese: USA, UK, Australia, New Zealand, Canada
Anno: 2017
Durata: 122 minuti
Genere: Horror, Sci-Fi, Thriller
Soggetto: Jack Paglen and Michael Green sulla base dei personaggi creati da Dan O'Bannon, Ronald Shusett
Sceneggiatura: John Logan, Dante Harper
Fotografia: Dariusz Wolski
Montaggio: Pietro Scalia
Musiche: Jed Kurzel
Scenografia: Chris Seagers
Costumi: Janty Yates
Trucco: Tara Airlie, Rebecca Allen, Suzi Battersby e altri
Effetti speciali: Cris Alex, Billy Aziz, Suzi Battersby e altri
Produttore: David Giler, Walter Hill, Mark Huffam,Hannah Ireland, Teresa Kelly,Michael Schaefer, Ridley Scott
Produzione: Twentieth Century Fox Film Corporation, Brandywine Productions, Scott Free Productions, TSG Entertainment/b]
[b]Distribuzione: 20th Century Fox
Sito ufficiale: www.foxmovies.com/movies/alien-covenant
Data di uscita: 11 Maggio 2017 (Cinema)
L'equipaggio della nave Covenant, diretta verso un remoto pianeta sul lato più lontano della galassia col compito di colonizzarlo, scopre che quello che pensano fosse un paradiso inesplorato, in realtà è un mondo pericoloso e ostile. Quando iniziano l'esplorazione scoprono qualcosa che li costringerà ad un disperato tentativo di fuga.
Nello spettro ideale che va da Prometheus al primo Alien, Alien: Covenant è molto più vicino al primo che non al secondo. Ma non perché sono di meno gli anni reali che li han separati: la comunanza è prima di tutto ideale, direi ideologica, e di certo non si può accusare Ridley Scott di mancare di coerenza.
Poi, certo: nel terzo atto del film l'identificazione tra il personaggio di Daniels interpretato da Katherine Waterston e la Ripley di Sigourney Weaver si fa via via più evidente, e in scena entra lo xenomorfo così come lo conosciamo tutti grazie ai film che compongono la quadrilogia originale.
Però, quello che conta davvero - e che in qualche modo torna a contare nel finalissimo a sorpresa che poi tanto a sorpresa non è - è quello che viene enunciato nella scena iniziale. È la domanda "da dove veniamo?", quella alla quale Weyland vorrebbe rispondere di fronte al suo David appena creato, quando il sintetico con le fattezze di Fassbender gli domanda (appunto): "se tu hai creato me, chi ha creato te?".
Come e più che in Prometheus, anche in Alien: Covenant le ragioni della filosofia sono quelle che dettano il ritmo e l'azione, quelle dello spettacolo ne sono quasi solo una conseguenza, una filiazione inevitabile; il film è il risultato dell'ibridazione di questi due distinti organismi, dove la prima è il parassita che infetta e rigenera il secondo.
Lontani anni luce, quindi, dall'essenzialità ruvida e minimalista del film del '79, puro cinema horror capace di trascendersi e farsi metafora di qualcosa di più profondo, che sempre la generazione riguardava.
Più pericoloso dell'uomo che volle farsi re, solo l'uomo (?) che vuole farsi Dio.
Così si potrebbe sintetizzare il nuovo film di Ridley Scott, che mentre per Alien partiva dall'inconscio, qui mette tutte le carte della Ragione in tavola, ben piazzate e allineate, a partire dall'occhio in primissimo piano che apre il film che è una dichiarazione di sguardo e punto di vista, passando per Wagner e le ossessioni di Billy Crudup per la fede, senza contare i tanti legami matrimoniali che si spezzano, nel film, impedendo quindi nuove generazioni.
Sono cambiati i tempi, sono cambiati soprattutto gli sceneggiatori, e questi di oggi ti spiattellano tutto sotto il naso, non son capaci di sottotesti, indicano col neon dove devi guardare, scelgono le soluzioni più ovvie e prevedibili a ogni bivio narrativo (l'ho già detto del finalissimo a sorpresa che poi tanto a sorpresa non è?) e fanno dei protagonisti personaggi che parlano in maniera irreale e po' ridicola, facendogli commettere errori e castronerie perché così è più facile dipanare la matassa della trama.
Sono cambiati i tempi, ma per fortuna la mano di Scott rimane quella di sempre, capace di mettere tutte le pezze che servono, o quasi tutte, di scegliere le facce giuste per le parti giuste (l'equipaggio della Covenant è un piccolo miracolo di casting) e di raccontare con la stessa incisività la sospensione del cammino, la suspense dell'attesa, l'adrenalina della fuga, del terrore, della lotta.
Come le guarda lui, le stelle, non le guarda nessuno. Anche se, e non sarà certo un caso, l'incidente che risveglia l'equipaggio della Covenant all'inizio del film ricorda tantissimo quello di Passengers, e i pianeti abitabili da colonizzare (con i rischi nascosti che contengono) fanno tornare alla mente la recente scoperta del sistema solare di Trappist 1. Sono allora queste, non altre, le vere paure inconsce che Scott lascia emergere.
Code:
Generale
Nome completo : Alien.Covenant.2017.iTALiAN.BDRiP.XviD-HDi[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,88 GiB
Durata : 2 o 2 min
Bitrate totale : 2.200 kb/s
Creato con : VirtualDubMod 1.5.10.2 (build 2540/release)
Compressore : VirtualDubMod build 2540/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced
[email protected] Impostazioni formato, BVOP : 1
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (MPEG)
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 2 o 2 min
Bitrate : 1.999 kb/s
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Frame rate : 23,976 (24000/1001) FPS
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.381
Dimensione della traccia : 1,70 GiB (91%)
Compressore : XviD 67
Audio
ID : 1
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Impostazioni formato, Endianness : Big
ID codec : 2000
Durata : 2 o 2 min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 192 kb/s
Canali : 2 canali
Posizione canali : Front: L R
Frequenza campionamento : 48,0 kHz
Frame rate : 31,250 FPS (1536 SPF)
Profondità bit : 16 bit
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 168MiB (9%)
Allineamento : Audio splittato
Durata intervallo : 42 ms (1,00 frame)
Intervallo pre caricamento : 500 ms
ServiceKind/String : Complete Main