Caino e Abele - Tony Cucchiara [Pdf - Ita] [TNTvillage]
CAINO E ABELE
Musical
Tony CUCCHIARA
Autore: Tony Cucchiara
Titolo: Caino e Abele
Anno: 1972
Lingua: Italiano
Genere: Musical
Formato: Pdf
Per la prima volta, che io sappia, almeno in Italia, un oratore di musiche folk trova la vastità di respiro e l'unità di ispirazione da comporre e da proporre, con autenticità di consenso una vera e propria opera musicale.
L'amore e l'odio, Abele e Caino, la creazione e la distruzione e la morte in continuo alternarsi e spesso sovrapporsi hanno intessuto drammaticamente la storia dell'uomo: dalle primissime origini ad oggi. E' stato con un atto di puro amore che agli inizi dei tempi Dio creò l'universo ed in esso l'uomo: ma non trascorrerà molto tempo che Caino, geloso, ucciderà Abele l'innocente;che Giuda tradirà Cristo col più simbolico gesto d'amore: il bacio; che Luther King e Anna Frank cadranno, amando e infocando la pace tra gli uomini, colpiti dalla violenza, sempre cieca, e dall'odio talora sottilmente e ragionatamente diabolico. Solo l'amore arcano e perenne di Francesco e Chiara, solo la lunga e paziente sofferenza laboriosa dei negri delle piantagioni americane ( e direi di tutti gli uomini che lavorano, in ogni parte del mondo che considerano il lavoro, di per sè, fonte e opera di riscatto e di elevazione) costituiscono come una pausa al combattimento cruento tra l'amore e l'odio, tra Abele e Caino.
Tema altissimo, appassionante, davvero universale.
Ma quel che avvince davvero in questa opera folk di Tony Cucchiara, oltre l'indiscussa importanza dell'assunto, oltre la semplicità nuda e popolare delle scarse parole ( poco più che didascalie indicative di guida o addirittura di enunciazione degli argomenti e dei personaggi che appartengono tutti alla mitologia universale del Bene e del Male ), è la sincerità e la felicità e spesso la novità di ispirazione che sorregge la vasta e ricorrente tessitura musicale. Non voglio cercare in che modo o in che misura ( non è il mio compito) Tony Cucchiara sia del tutto originale, o se altri prima o meglio di lui si son già messi per questa strada: quel che mi sento di dire, esprimendo un sentimento autentico di ascoltatore, è che questa opera convince e commuove e rende partecipi per la sincerità del canto, delle melodie e dei cori; non ho mai sentito la falsità o l'astuzia del contrabbando e della moda, ma sempre schiettezza e personalità. L'opera si apre e si chiude con due brani-che son tra i belli-dedicati direttamente all'Uomo: la preghiera di ringraziamento, all'alba del tempo, per essere nato; e la richiesta supplichevole, un'altra preghiera, perchè, oggi, sia perdonato del male e sia soccorso nella fatica del vivere in un mondo come il nostro in cui odio e amore, Abele e Caino, si ritrovano ogni giorno faccia a faccia.
Tony Cucchiara
Tony Cucchiara, pseudonimo di Salvatore Cucchiara (Agrigento, 30 0ttobre 1937), è un cantautore e attore italiano.
Dopo alcune canzoni di scarso successo, come Lorelyn' e Lucienne, nel 1962 raggiunge la vasta popolarità con Annalisa, che diventa anche sigla della trasmissione televisiva Alta pressione (con la regia di Enzo Trapani).
Partecipa poi al Cantagiro 1962 nello stesso anno con Genoveffa, dopodiché partecipa alla colonna sonora del film L'amore difficile, scritta dal maestro Piero Umiliani con il brano Cantu d'amuri.
Forma poi un duo folk con la moglie, la cantante Nelly Fioramonti, incidendo due album con brani originali e qualche cover di canzoni americane: ad esempio vi è Dove andranno i nostri fiori, cover di Where have all the flowers gone di Pete Seeger (il testo italiano è di Daniele Pace) e Ma sto pagando, cover di There but for fortune di Phil Ochs.
Nel 1969 i due incideranno Il tempo dell'amore, sigla della trasmissione radiofonica Tony Cucchiara folk, condotta dal cantautore.
Continua comunque anche l'attività da solista, ed il suoi più grandi successi sono Se vuoi andare vai, che partecipa a Un disco per l'estate 1966, È l'amore, presentata nello stesso anno al Festival delle Rose 1966, Ciao arrivederci, cantata a Un disco per l'estate 1967 nel e Vola cuore mio, con cui partecipa a Un disco per l'estate 1971.
Nello stesso anno scrive la canzone Una casa piccola per Donatella Moretti, che la include nel suo album Storia di storie; partecipa poi al Festival di Sanremo 1972 con Preghiera e scrive due canzoni per Giuliana Valci, Cavaliere di latta e Come un vecchio amico.
L'anno successivo Cucchiara rimane vedovo, in quanto la moglie Nelly muore prematuramente dando alla luce il loro secondogenito.
Il primo spettacolo teatrale scritto da Cucchiara è il musical Cassandra 2000, nel 1970: il gruppo che lo accompagna nelle canzoni è Il Punto, il cui batterista è Stefano D'Orazio (che due anni dopo entrerà nei Pooh).
Replica l'esperienza nel 1972, quando mette in scena, con un notevole successo di pubblico e di critica, "Caino e Abele", un musical che affronta il tema della violenza attraverso i secoli, in una forma che incontra i gusti del pubblico più giovane: i buoni sentimenti con le belle musiche composte dallo stesso Cucchiara, trovano sul palcoscenico una grande suggestione, ed il successo arride anche all'estero; l'anno successivo vengono pubblicati due album con le canzoni della commedia musicale (uno completo ed uno con una selezione).
Quest'esperienza fa sì che Cucchiara abbandoni lentamente l'attività di cantautore e si dedichi totalmente al teatro: insisste quindi su questa strada producendo altre commedie musicali come Storie di periferia (a cui partecipa anche Marisa Sannia), uno dei suoi più ispirati, Tragicomica con musiche, La baronessa di Carini, Swing e Pipino il breve, protagonista Tuccio Musumeci nel ruolo del vecchio re di Francia, lavoro che risulta essere quello di maggior successo, prodotto dal Teatro Stabile di Catania, rimasto in cartellone per ben sette stagioni consecutive e rappresentato anche a Broadway, in Sudamerica e in Australia.
Scrive poi Stracci, sempre con la collaborazione del Teatro Stabile di Catania, Don Chisciotto di Girgenti nella stagione 1990-91, e molti altri spettacoli, tra cui L'altra Cenerentola e il conte di Montecristo, scritti entrambi insieme al figlio Gianluca, musicista.
Negli ultimi trent'anni la seria e continua ricerca intorno alle nostre tradizioni poetiche e musicali, ha portato Tony Cucchiara a ricoprire un ruolo autorevole e di primissimo piano nel panorama culturale italiano.
Da quindici anni è uno degli autori di "IN FAMIGLIA" di Michele Guardì, trasmissione del fine settimana di RAI 2.
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