LA GUERRA DEL SALE
Serie: DAGO - MENSILE n. 261
Tipologia: COLLANA FUMETTI
Genere: AVVENTURA / STORICO / FANTASY
Pagine: 100
Prima uscita in edicola: 14 AGOSTO 2018
Dimensione del file: 62 Mb
Formato del file: Archivio compresso .CBR
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Dago è un nobile veneziano di nome Cesare Renzi, figlio primogenito ed erede della nobile casata dei Renzi,
dignitari della Repubblica di Venezia. Il padre di Cesare scopre un complotto organizzato ai danni della Repubblica
dal nobile turco Ahmed Bey e dal mercante greco Kalandrakis, con la complicità di due veneziani molto in vista.
Mentre il padre di Cesare espone i suoi sospetti al Principe Bertini, il braccio destro del doge, egli confida tutto
al suo miglior amico, Giacomo Barazutti. Tuttavia, anch'essi sono coinvolti nel complotto, e decidono di eliminare
il nobile Renzi e tutta la sua famiglia, incluso Cesare. Cesare viene pugnalato alla schiena dallo stesso Barazutti
e il suo corpo buttato in mare, mentre dei sicari attaccano palazzo Renzi uccidendo chiunque vi si trovi e lasciando
alcuni falsi documenti che indicano nello stesso Renzi il misterioso complice del complotto. Cesare viene recuperato
da una nave turca di mercanti di schiavi, e gli viene dato il nome di "Dago", per via della daga conficcata nella schiena.
Vive come schiavo presso i turchi dove impara presto da un vecchio greco di nome Selin le piccole astuzie che gli
consentono di sopravvivere, giorno dopo giorno, al fine di avere la possibilità di compiere quella che è divenuto
il suo unico scopo nella vita: vendicarsi degli assassini della sua famiglia.
Affrancatosi dalla schiavitù grazie al pirata ottomano Barbarossa (Khayr Al-Din), Dago viene inviato a servire
il Sultano Solimano, divenendo così un "rinnegato" per non consentirgli di tornare in patria, visto che conosce bene
molte città, le flotte e la consistenza delle difese turche. A Costantinopoli si unisce al corpo dei giannizzeri, élite
dei combattenti turchi; qui gli viene dato il soprannome di "giannizzero nero", per via del colore dei suoi abiti
ma soprattutto della sua anima. Per caso incontra Kalandrakis, uno dei responsabili del massacro della sua famiglia,
e lo affoga nella fontana del palazzo di Barbarossa. In seguito, durante il suo viaggio verso Vienna, Dago incontra
Vlad Tepes, chiamato anche Dracula, ed è grazie a quest'ultimo che riesce ad avvicinarsi ad Ahmed-Bey e ad ucciderlo.
In Abissinia riesce a tagliare le mani all'ex-amico Giacomo Barazutti, il quale in preda alla paura ritorna a Venezia
ed esorta Bertini a preparare una trappola contro il rinnegato, che però riesce a salvarsi grazie all'aiuto del suo cane, "Morte".
Successivamente Dago raggiunge Venezia, dove riesce ad avvicinarsi a Bertini, ma riesce unicamente a ferirlo ad una mano.
Nel corso della storia, Dago incontra i grandi personaggi del Mondo di quell'epoca: Barbarossa, Solimano,
il Gran Visir Ibrahim, Francesco I di Francia, sua sorella Margherita d'Angoulême di cui diventa amante, il Conestabile
di Borbone, l'imperatore Carlo V, il cavalier Baiardo, Giovanni dalle Bande Nere, Michelangelo Buonarroti e altri ancora.
Coinvolto suo malgrado nel Sacco di Roma, organizza la difesa della città papale con l'aiuto di Benvenuto Cellini.
Durante questo periodo, Dago fa la conoscenza di Antonia de Medina, con cui avrà una relazione sentimentale.
Dopo la caduta della città, Dago si trova a vagare nella città razziata dai predoni luterani e accorre in aiuto di
tre donne che poi scopre essere la moglie e le figlie di Bertini.
Successivamente, Dago viene accusato dalla Santa Inquisizione di eresia e durante la condanna al rogo viene salvato
da Cortes, Pizzarro e Antonia de Medina che gli rivelerà di essere incinta di lui a seguito della loro relazione a Roma.
Dago, per scampare dalla Santa Inquisizione, è costretto a prendere i voti ed entra in un monastero in Andalusia,
dove si stabilirà per un certo periodo e farà la conoscenza di vari personaggi, tra cui Jimena, che diventa sua amante,
Don Riquelme, Miguel de Medina, rispettivamente padre e fidanzato della fanciulla, il suo stesso figlio Cesare Renzi
de Medina, ed infine Padre Josè, capo dell'ordine dei monaci, che lascerà il monastero nelle mani di Dago prima di morire
a causa della peste. Dago successivamente lascerà a sua volta il monastero nelle mani di Padre Esteban de Zorrilla,
un ex cappellano militare salvato e scagionato dall'inquisizione, prima di riprendere il suo viaggio.
Dopo aver ripreso il suo viaggio, Dago riuscirà a far fallire la banca Bertini; questo evento sarà motivo di ulteriore
odio da parte del Principe, odio che culminerà in un tentativo di omicidio durante una visita alla città di Lucca,
che però fallirà a causa della benevolenza che i lucchesi mostrano per il rinnegato; Bertini, in seguito, morirà di
infarto nella sua residenza, un attimo prima che Dago riesca a raggiungerlo e ad ucciderlo.
In seguito, Dago viene esiliato nel Nuovo Mondo, dal quale riesce a fuggire solo dopo numerose avventure. Tornato
ad Algeri si unisce alla Compagnia della Spada, un'antica società di spadaccini e paladini della libertà,
per uccidere Barazutti a Padova. Tuttavia Barazutti fugge, lasciando solo una lettera per Dago che si lascia
alle spalle la città per continuare le sue avventure.