Titolo: L' impero dei lupi
Autore: Grangé Jean-Christophe
Traduttore: Perissinotto A.
Editore: Garzanti Libri
Data di Pubblicazione: 2007
Collana: Gli elefanti.
Genere: Thriller
Pagine: 495
Reparto: Narrativa straniera
Jean-Christophe Grange è nato nel 1961 a Parigi. Dopo un Master of Arts presso la Sorbona, egli diviene un copywriter e poi lavora per una agenzia di stampa. Dal 1989, gira il mondo prima per realizzare i suoi repoirtages per diversi giornali e riviste internazionali, tra cui Paris-Match, la Domenica Times o il National Geographic.
Divenuto giornalista freelance, Jean-Christophe Grangé fonda la sua agenzia, L & G, e finanzia da solo le proprie spedizioni ai quattro angoli del mondo. Tali reportages, che, successivamente, costituiranno una fonte di notevole ispirazione per lo scrittore, gli consentono di ottenere il più importante riconoscimento della professione, il Premio Reuter e il Premio World Press.
Nel 1994, Jean-Christophe Grangé inizia la sua carriera letteraria con "Il volo delle cicogne". Nonostante questo primo romanzo sia passato praticamente inosservato agli occhi dell'opinione pubblica, al momento della sua pubblicazione, l'autore viene notato dalla critica per la sua fervida immaginazione, e nel 1998 con "I fiumi di porpora", che arriverà il gran successo e la celebrità per Jean-Christophe Grangé. Nel 2000, "Il Concilio di pietra", il suo ultimo romanzo nel tempo. Tradotti in 18 lingue, i suoi romanzi che sono comparati a una sorta di "Stephen King francese", hanno già venduto oltre un milione di copie.
Jean-Christophe Grangé ha anche lavorato per il cinema, dal momento che ha firmato le scene del film "i fiumi di porpora" (Mathieu Kassovitz, 2000), e lo script originale di Vidocq (Pitof, 2001), in oltre è chiamato in soccorso, come script-medico su vari scenari, tra cui il film "Six-pack".
Link al sito ufficiale di Jean-Christophe Grangé (da Albin Michel): http://www.jc-grange.com
• 1994 - Il volo delle cicogne (Le vol des cicognes), Garzanti (ISBN 8811678757)
• 1998 - I fiumi di porpora (Les rivières pourpres), Garzanti (ISBN 8811678285)
• 2000 - Il concilio di pietra (Le Concile de pierre), Garzanti (ISBN 8811678935)
• 2003 - L'impero dei lupi (L'empire des loups), Garzanti (ISBN 8811665590)
• 2004 - La linea nera (Le ligne noire), Garzanti (ISBN 8811665639)
• 2007 - Il giuramento (Le serment des limbes), Garzanti (ISBN 9788811686255)
• 2009 - Miserere (Miserere), Garzanti (ISBN 9788811670223)
I suoi reportages
Grand reporter, Jean-Christophe Grangé gira il mondo, dalla Birmania al Polo Nord, passando per il Niger e la Mongolia. Tali reportages, che si ocuupano soprattutto di natura, di violenza e di fenomeni scientifici, sono stati una fonte di ispirazione per lo scrittore.
• "Calcutta,capitale dell'inferno"
• "Nomadi, i passeggeri della terra"
• "Pericolo nella foresta"
• "Viaggi d'autunno".
• "La ballata di cormorani"
• "Mississippi. Ritratto di uno America profonda".
• "Le ali della foresta"
• "I bambini della mafia"
• "Il bunker topi"
• "La trappola di cristallo"
• "Giganti coraggiosi"
• "Il fantastico viaggio" Il corpo umano in 3D.
• "Le suffragettes di Dio ". Appuntamento con le prime donne sacerdoti inglesi.
• "Michael Schumacher, 24 ore di un campione"
• “Pieno fuoco sul sole"
• “Il mistero della medicina"
• "I signori delle isole"
• "SOS paranormale".
• "Il tesoro nascosto di Prussia"
• "Il mondo secondo X"
• "Il re dei cineasti"
• "La rinascita di Angkor"
• "Cavalli sabbia"
• "Viaggio al centro del cervello"
• "L'uomo bionico"
• "Pharaoni neri, ritorno al passato"
I suoi nuovi progetti
Nuovi romanzi
Il prossimo"grangè" è previsto per il 2 settembre 2009. Si chiamerà "La Foresta di Manes".
L'adattamento cinematografico dei sui romanzi
Il volo delle cicogne: L'adattamento è stato seriamente valutato. La scenografia è già stata scritto da Jean-Christophe Grangé, mentre Alain Goldman sta cercando di montare il film negli Stati Uniti.
La linea nera: L'adeguamento dovrebbe essere creato, da Olivier Marchal. Al contrario, Jean-Christophe Grangé ha affermato che non scriverà più sceneggiature per film.
L'ìntervista con Jean-Christophe Grangé, disponibile sul sito web, dettaglia lo stato di avanzamento di questi progetti e ritorna sull'interesse del romanziere per il cinema.
Anna Heymes, moglie di un alto funzionario parigino, dopo un intervento di chirurgia estetica soffre di crisi di amnesia e di terribili allucinazioni. Alla ricerca della sua identità e del suo vero volto, incontra Paul, il giovane commissario che sta indagando sull'atroce omicidio di tre ragazze turche impiegate in un laboratorio clandestino. Paul ha chiesto l'aiuto di Jean-Louis Schiffer, un poliziotto in pensione dal passato turbolento. Inizia così una vera e propria discesa agli inferi: un viaggio nei labirinti della mente dei protagonisti, ma anche in un mondo popolato da feroci assassini e trafficanti di immigrati sans papier, oltre che da bande terroriste che vanno dai guerriglieri no-global ai Lupi grigi turchi.
Incipit:
«Rosso.»
Anna Heymes si sentiva sempre più a disagio. L'esperimento non presentava alcun pericolo, ma l'idea che si potesse leggere a ogni istante nel suo cervello la turbava profondamente.
«Blu.»
Era distesa su un tavolo d'acciaio, al centro di una sala immersa nella penombra, la sua testa inserita nel foro centrale di una macchina bianca e circolare. Proprio sopra il suo viso c'era uno schermo inclinato sul quale venivano proiettati dei piccoli quadrati. Lei doveva semplicemente riconoscere i colori.
«Giallo.»
Una flebo colava lenta nel suo braccio sinistro. Il dottor Eric Ackermann le aveva brevemente spiegato che si trattava di un liquido di contrasto che permetteva di localizzare gli afflussi di sangue al cervello.
Si susseguirono altri colori. Verde. Arancio. Rosa... Poi lo schermo si spense.
Anna restò immobile, le braccia lungo il corpo, come in un sarcofago. Distingueva, a qualche metro sulla sua sinistra, il chiarore vago, acquatico, di una cabina vetrata dove c'erano Eric Ackermann e Laurent, suo marito. Immaginava i due uomini di fronte ai monitor a scrutare l'attività dei suoi neuroni. Si sentiva spiata, depredata, come violata nella sua intimità più segreta.
La voce di Ackermann risuonò nell'auricolare fissato al suo orecchio:
«Molto bene, Anna. Ora i quadrati si animeranno. Tu dovrai semplicemente descrivere i loro movimenti. Utilizzando una sola parola ogni volta: destra, sinistra, alto, basso...»
Subito le figure geometriche cominciarono a spostarsi, formando un mosaico screziato, fluido e morbido come un banco di piccoli pesci. Nel microfono collegato all'auricolare disse:
«Destra.»
I quadrati risalirono verso il bordo superiore dello schermo.
«Alto.»
L'esercizio durò diversi minuti. Lei parlava con una voce lenta, monocorde, si sentiva vinta dal torpore; il calore dello schermo accresceva quella pesantezza. Non avrebbe tardato a piombare nel sonno.
«Perfetto», disse Ackermann. Ora ti sottoporrò una storia, raccontata in diverse maniere. Ascolta attentamente ciascuna versione.
«Cosa devo dire?»
«Niente. Ascolta e basta.»
Dopo qualche secondo, una voce femminile risuonò nell'auricolare. Il discorso era pronunciato in una lingua straniera; sonorità asiatiche forse, o orientali.
Breve silenzio. La storia ricominciò, in francese. Ma la sintassi non era rispettata: verbi all'infinito, articoli senza accordo, preposizioni sbagliate...
Anna tentò di decrittare questo linguaggio sgangherato ma intanto era già cominciata un'altra versione. Adesso c'erano parole assurde che si infilavano nelle frasi... Cosa significava tutto ciò? D'un tratto il silenzio riempì i suoi timpani, sprofondandola ancor più nell'oscurità del cilindro.
Dopo un po' il medico riprese:
«Test successivo. Per ogni nome di paese dimmi la capitale.»
Anna cercò di annuire quando il primo nome risuonò al suo orecchio:
«Svezia.»
Senza riflettere disse:
«Stoccolma.»
«Venezuela.»
«Caracas.»
Dopo aver letto “I FIUMI DI PORPORA”, ed esserne rimasta incantata, veramente entusiasta dell’intreccio e della vicenda favolosamente descritta dalla penna di Grangé, ho cercato altri suoi libri, ed ecco che sono riuscita a scovare “L’IMPERO DEI LUPI”, come nel caso di “I FIUMI DI PORPORA”, la mole del libro potrebbe farvi desistere, è un volume piuttosto grosso, tante pagine, ma vi assicuro che non vi stancherete di leggere!
Grangé ha un gran bel modo di scrivere, inizierete il libro trovandovi di fronte a due vicende apparentemente senza legami, due storie che procedono parallelamente, da una parte una donna e le sue vicissitudini, dall’altra un indagine di polizia riguardante tre cadaveri ritrovati a Parigi nel quartiere turco…
Come vi ho detto, vi sembrerà di trovarvi di fronte a due libri che procedono in due diverse direzioni, sembrano non toccarsi mai, sembra che le due storie siano lontane anni luce, e poi la svolta, quelle due vie si incontrano, si fondono e diventano un tutt’uno per arrivare ad un finale inaspettato…
Una ricostruzione dell'attualità sordida ed agghiacciante dei nuovi schiavi, sfruttati nei laboratori clandestini, una narrazione delle perverse connessioni tra politici, imprenditori, malavita e terroristi internazionali, occhiate piene di passione ai luoghi della memoria come di chi ha vissuto un viaggio fin nelle profonde radici del luogo...
Pensare che si tratti soltanto di un thriller è davvero fargli un torto!
Come in un approccio vichiano, tutto ritorna, tutto si riconduce alle origini, e si fa apprezzare l'abilità e gli attracchi che l'autore sceglie per condurci allo scioglimento finale, in un susseguirsi di eventi che alfine non tralascia alcuno.
Grangé non è scrittore di lieti fini, a differenza di molti autori di thriller non predilige il classico “happy end”, dove il buono travolge il cattivo, l’indagine si chiude con il poliziotto eroe e i cattivi catturati… con Grangé potete aspettarvi di tutto, fino all’ultima pagina non capirete come finirà, non riuscirete ad intuire nulla, e nello stesso momento in cui vi siete fatta un idea del finale, ecco che si stravolge completamente!
Grangé sensazionale! Ha un modo di scrivere coinvolgente, e sicuramente in “L’IMPERO DEI LUPI” lo dimostra in pieno! Vi garantisco che se siete degli amanti del thriller, questo libro non potete perdervelo!