Ed Sheeran - x (Deluxe Edition)(2015)320Kbps-Mp3-HipHop[MT]

Titolo album: x (Deluxe Edition)
Artista:Ed Sheeran
Anno: 20/06/2014
Durata: 1 ora, 9 minuti e 52 secondi
Genere: Hip-Hop
Dischi: 1
Tracce: 16
Produttore: Penny Blanco, Pete Cobbin, Ed Sheeran, Jake Gosling, Rick Rubin, Kirsty Whalley, Pharrell Williams
Etichetta: Asylum, Atlantic



01 - One 04:12
02 - I'm a Mess 04:04
03 - Sing 03:55
04 - Don't 03:39
05 - Nina 03:45
06 - Photograph 04:18
07 - Bloodstream 05:00
08 - Tenerife Sea 04:01
09 - Runaway 03:25
10 - The Man 04:10
11 - Thinking Out Loud 04:41
12 - Afire Love 05:14
13 - Take It Back 03:28
14 - Shirtsleeves 03:10
15 - Even My Dad Does Sometimes 03:48
16 - I See Fire 04:59





Ed Sheeran nasce nel 1991 a Halifax, nel West Yorkshire, Inghilterra. Realizza il suo primo Ep, THE ORANGE ROOM, quando è ancora a scuola, così come i primi due album, il primo che porta il suo nome e il secondo WANT SOME, all’età di 16 anni. Dopo essersi trasferito a Londra, diventa famoso grazie al video della canzone “You need me, I don't need you” che su YouTube conta mezzo milione di visite e attrae l’attenzione di Jamie Foxx, che lo invita in uno show radiofonico a Los Angeles.
Sheeran firma con la Atlantic Records e diventa uno dei pochi artisti a entrare in classifica solamente con le vendite on line, grazie al suo Ep NO. 5 COLLABORATIONS PROJECT. Nel 2011 pubblica l’esordio sulla lunga distanza +, che diventa un successo in patria, tanto da riuscire a scalzare l’inossidabile Adele dalla vetta dei dischi più venduti in Inghiliterra. L’album viene pubblicato anche in Italia nel febbraio 2012. Nello stesso anno Sheeran è premiato come migliore artista maschile e migliore emergente ai Brit Awards, mentre “The A team” vince in Ivor Novello per il testo e riceve una nomination ai Grammy.
Il cantautore scrive per Taylor Swift e One Direction e nel 2013 va in tour negli Stati Uniti, prima da solo, poi in apertura di Swift. In novembre esce il singolo inedito “I see fire”, contenuto nella colonna sonora del film “Lo Hobbit – La desolazione di Smaug”. Nell’aprile 2014 il pezzo prodotto da Pharrell Williams “Sing” apre la strada al secondo album “x” (come “per” nelle moltiplicazioni). È prodotto dal veterano Rick Rubin ed esce in giugno.

Discografia essenziale:
2011 - +
2014 - x

Sito ufficiale di Ed Sheeran: http://www.edsheeran.com/home.htm?force=show





2011 - +
2014 - x

Sito ufficiale:

http://www.edsheeran.com/home.htm?force=show

Recensione:

Dopo il successo dell'esordio di tre anni fa, il secondo lavoro di Ed Sheeran era piuttosto atteso in Uk e in mezzo mondo, anche perché la straordinaria ascesa dell'allora diciannovenne del West Yorkshire era stata costruita attraverso il classico percorso della gavetta, senza scorciatoie da talent. Quindi centinaia di live per strada e nei pub ed ep autoprodotti.
Il precedente disco si intitolava “+” ed era la sommatoria della tante influenze e stili di Sheeran, dal folk al rap, dal white soul al rock, utilizzando anche linee ritmiche del drum'n'bass, il tutto confezionato in perfette pop songs.
In questo nuovo lavoro gli elementi rimangono gli stessi, solo che qui si passa dalla somma al prodotto (“X”) e i moltiplicatori hanno tutti a che fare con la produzione: Pharrell Williams, Rick Rubin (sì, il Rubin dei Beastie Boys e dell'ultimo Kanye West, ma anche di Adele e della rinascita di Johnny Cash), Johnny McDaid degli Snow Patrol e Benny Blanco (Katy Perry, Maroon 5 e Ke$ha).
Il disco è realizzato per diventare un bestseller da milioni di copie, e quindi l'eclettismo del rosso Ed è ancor più amplificato.
Il risultato rischiava di essere un trappolone sconclusionato, ma invece il disco funziona, grazie alle capacità compositive di Sheeran, alla sua sincerità e onestà emotiva. Il singolo “Sing” scritto insieme a Pharrell, già in heavy rotation ovunque, non è un episodio forzato, bensì una miscela naturale tra il pop acustico di Sheeran e il funk sincopato di Pharrell (anche se ricorda parecchio il “Like I love you” del primo Justin Timberlake e prodotta dall'autore di “Happy” sotto la sigla dei Neptunes).
Ovviamente le love ballad la fanno da padrone, dall'iniziale “One” (“While I’m stumbling home as drunk as I have ever been and I’ll never leave again cause you are the only one”) a “Photograph” scritta insieme al leader degli Snow Patrol (e si sente). Il “moltiplicatore produttivo” tuttavia rende questo “X” dai suoni più urban rispetto al precedente: il rap melodico di “Nina” e “The Man”, gli echi à la Bon Iver di “Tenerife Sea” e “Runaway” - altro pezzo con lo zampino di “Re Mida” Pharrell - sono tutti lati dello stesso profilo artistico di un cantante pop contemporaneo. I testi sono racconti malinconici di giovani amori, scappatelle, droghe leggere e gravidanze di teenager, tra ingenuità, arroganza e romanticismi.
C'è anche “Don't” la canzone furbetta sia nell'andamento (stesso beat della storica “No diggity” dei Blackstreet) sia nel testo, in cui si parla del tradimento della anonima compagna popstar – e qui la gara a scoprire chi sia, molti dicono Ellie Goulding – durante le tournée incrociate ("It's not like we were both on tour, we were staying on the same fucking hotel floor”).
Una menzione a parte per “Thinking out loud” puro white eyed soul sui piccoli dettagli delle storie d'amore che ricorda da vicino il suo dichiarato ispiratore Van Morrison.
Sarà divertente vedere come giocherà di sottrazione nel prossimo disco che, se tanto mi dà tanto, potrebbe chiamarsi “-”.