Il.Mistero.Della.Mummia.1964.iTALiAN.DVDRip.XviD-iMC[S.o.M.]

[size=150][color=#FF0000]Titolo originale:[size=150] The Curse of the Mummy's Tomb
[color=#FF0000]Nazionalità: Gran Bretagna
[color=#FF0000]Anno: 1964
[color=#FF0000]Genere: Horror
[color=#FF0000]Durata: 78 minuti



[color=#FF0000]Soggetto: Henry Younger
[color=#FF0000]Sceneggiatura: Michael Carreras
[color=#FF0000]Montaggio: Eric Boyd-Perkins
[color=#FF0000]Musiche: Carlo Martelli, Kenny Graham, Franz Reizenstein
[color=#FF0000]Fotografia: Otto Heller
[color=#FF0000]Scenografia: Bernard Robinson
[color=#FF0000]Trucco: Roy Ashton, Iris Tilley
[color=#FF0000]Produttore: Michael Carreras
[color=#FF0000]Produzione: Hammer Film Productions, Swallow Productions Ltd
[color=#FF0000]Distribuzione: Ceiad - Columbia Tristar Home Video
[color=#FF0000]Data di uscita: Al cinema nel Giugno 1964








Primi anni del 1900: una spedizione geologica porta alla luce il sarcofago del faraone Ra-Antef, morto 3.000 anni prima per mano del fratello. Non ascoltando le proteste del governo egiziano e incurante di alcuni chiari segnali premonitori, Alexander King, il ricco e cinico finanziatore americano della missione, decide di esporre il reperto a Londra. La sera dell'inaugurazione vengono rotti i sigilli del sarcofago e, con grande sorpresa generale, lo si trova vuoto! Ben presto scopriamo che la mummia è stata riportata in vita con l'intento di punire tutti quelli che hanno osato profanare la sua tomba...







La trama non è altro che una rivisitazione della leggenda della maledizione di Tutankhamon su Howard Carter, scopritore della tomba del giovane faraone, e la sua équipe. Sin dall'Ottocento, le due tematiche principe nella cultura britannica legate a un esotismo mistico e talvolta spaventoso vedono da una parte la campagna romana, dove sono stati ambientati vari racconti horror, e dall'altra proprio l'Antico Egitto. Dunque, lo spunto preso da questa pellicola non propone nulla di nuovo, come accade peraltro a molto cinema horror e di fantascienza dell'epoca. Purtroppo, nonostante la presenza di dialoghi freschi e accattivanti, aspetto che distingue spesso la scuola britannica del cinema fantastico da quella americana, il film soffre di una certa lentezza che spinge talvolta alla noia.
Tuttavia, la dose ridotta di flemma britannica nei personaggi rende palese la natura "americaneggiante" dell'opera, in cui spesso ci si lascia andare a facili battute e a un certo perbenismo di base. In tal modo, il film tradisce un po' lo stille Hammer, che aveva come cavallo di battaglia proprio storie in cui la distinzione fra “buoni” e “cattivi” non era quasi mai rilevante a fini della storia.
Infine, è impossibile non notare come una sceneggiatura priva di momenti di vera paura ne faccia un prodotto più vicino al genere thriller che all'horror.