SCHEDA
Titolo originale: "Cat's cradle"
Autore: Kurt Vonnegut
Data di pubblicazione: 1963 (1° ed. italiana: luglio 1966)
Genere: Romanzo
Numero di pagine: 131 pp.
Formato dei file: Doc, Epub, Lit, Mobi, Pdf, Txt
Dimensione complessiva dei file: 2,47 MB
Nota: Il testo comprende anche una Postfazione della traduttrice Roberta Rambelli
TRAMA - PLOT
Uno scrittore decide di scrivere un libro sul giorno in cui è stata sganciata su Hiroshima la prima bomba atomica. Si intitola "Il giorno in cui il mondo finì" ed è centrato sull'idea di descrivere cosa stessero facendo alcuni scienziati nucleari nell'esatto momento in cui avveniva la catastrofe. Attraverso una corrispondenza con i tre figli dell'ormai defunto Felix Hoenikker, il premio Nobel che ha costruito la bomba, lo scrittore tenta di darcene un ritratto. Apprendiamo così che, proprio in quel giorno fatale, il dottor Hoenikker era riuscito a risolvere un gioco che lo stava impegnando da un bel po' e che la notte della sua morte, avvenuta anni dopo, stava trafficando in cucina con dei pezzetti di ghiaccio: aveva trovato il modo per congelare l'acqua ad alte temperature. Questa sua invenzione è, in realtà, un'arma micidiale, capace di annientare ogni forma di vita sulla Terra. I tre figli cercheranno di utilizzare quest'ultima scoperta paterna.
Cat's Cradle is the fourth novel by American writer Kurt Vonnegut, first published in 1963. It explores issues of science, technology, and religion, satirizing the arms race and many other targets along the way. After turning down his original thesis, in 1971 the University of Chicago awarded Vonnegut his Master's degree in anthropology for Cat's Cradle. The title of the book derives from the string game "cat's cradle." Early in the book it is learned that Felix Hoenikker (a fictional co-inventor of the atom bomb) was playing cat's cradle when the bomb was dropped, and the game is later referenced by his son, Newton Hoenikker.
SCREENSHOTS
RECENSIONE - REVIEW
-) "Ghiaccio-nove" è una grande allegoria sull'uomo e sulle sue azioni scellerate, non c'è una sola pagina del libro che non contenga un rimando alla stupidità dell'essere umano. La religione (inventata dall'autore) il cui credo principale è che tutte le religioni, compresa se stessa, siano in realtà solo una massa di menzogne, è un vero tocco di classe. La natura devastante dell'invenzione di cui parlavo poco fa e la totale superficialità con la quale viene maneggiata sono una fulgida raffigurazione di come il nostro operato sia, prima di qualsiasi altra cosa, in grado di influenzare in maniera incontrollata tutto quello che ci circonda.
-) Vonnegut scrive la satira delle religioni, dell’imperialismo assassino (yankee, e non solo), dei contrasti grotteschi tra regime e spiritualità, dell’incoscienza dei cittadini del nostro tempo, della minaccia di un’arma di distruzione di massa in grado di scatenare l’apocalisse sul pianeta. Satira fantascientifica e apocalittica, “Ghiaccio nove” è il romanzo di uno scrittore che credeva l’umanità avesse toccato il fondo con Hiroshima e s’accorge invece che il precipizio può essere ben diverso; l’umana, e a quanto pare divina, stupidità non ha confini, conosce solo diverse manie di grandezza ed egoismo. Dedicato a chi vuole sprofondare con una risata amara nello spirito del nostro tempo, tutto apparenza: di intelligenza, di democrazia, di rispetto della vita umana, di ricerca scientifica a tutela della vita.
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