Titolo originale: Ogni storia è una storia d'amore
Autore: Alessandro D'Avenia
1ª ed. originale: 2017
Data di pubblicazione: 31/10/2017
Genere: Romanzo
Sottogenere: Narrativa
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Pagine: 324
D'Avenia nasce il 2 maggio 1977 da Rita e Giuseppe D'Avenia, terzo di sei figli. Dal 1990 frequenta il liceo classico Vittorio Emanuele II di Palermo, dove incontra padre Pino Puglisi che insegnava religione nello stesso istituto e dalla cui figura viene fortemente influenzato, così come da quella dell'insegnante di lettere.
Nel 1995 si trasferisce a Roma per frequentare all'Università La Sapienza la facoltà di lettere classiche. Nel 2000 si laurea in lettere classiche. Nel 2004 consegue il dottorato di ricerca in letteratura greca con specializzazione in Antropologia del mondo antico, terminandolo con una tesi sulle "sirene" in Omero e il loro rapporto con le Muse nel mondo antico. Mentre è impegnato col dottorato, insegna per tre anni nelle scuole medie. Finito il dottorato, preferisce l’insegnamento alla ricerca e frequenta la scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario, al termine della quale insegna greco e latino al liceo. Fonda una compagnia teatrale dilettante e gira un cortometraggio.
La sua attività di scrittore inizia contemporaneamente a quella di insegnante. Il successo arriva per D'Avenia con il romanzo Bianca come il latte, rossa come il sangue, che diventa presto un best-seller e viene pubblicato in 20 paesi stranieri. Il successo del romanzo d'esordio viene parzialmente confermato dal secondo titolo di D'Avenia, Cose che nessuno sa.
Collabora come pubblicista con alcuni quotidiani italiani (Avvenire, La Stampa).
Come sceneggiatore, nel 2008 ha firmato alcuni episodi della terza serie di "Life Bites - Pillole di vita" presso Disney Italia. Nel 2011-2012 lavora alla sceneggiatura del film tratto da Bianca come il latte, rossa come il sangue, prodotto da Rai Cinema, che esce nelle sale cinematografiche nel mese di aprile del 2013.
A ottobre del 2014 esce il suo terzo romanzo, Ciò che inferno non è tradotto in tre lingue nel 2017. I suoi primi tre libri risultano essere (secondo il sito del MIUR) tra i dieci libri più amati dai giovani italiani. Il 31 ottobre 2016 è uscito il suo quarto libro, L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita, divenuto anche un'opera teatrale. Il 31 ottobre 2017 è uscito il suo quinto libro, Ogni storia è una storia d'amore.
2010 - Bianca come il latte, rossa come il sangue
2011 - Cose che nessuno sa
2014 - Ciò che inferno non è
Saggistica
2016 - L'arte di essere fragili: come Leopardi può salvarti la vita
2017 - Ogni storia è una storia d’amore
L'amore salva? Quante volte ce lo siamo chiesti, avvertendo al tempo stesso l'urgenza della domanda e la difficoltà di dare una risposta definitiva? Ed è proprio l'interrogativo fondante che Alessandro D'Avenia si pone in apertura di queste pagine, invitandoci a incamminarci con lui alla ricerca di risposte. In questo libro straordinario incontriamo anzitutto una serie di donne, accomunate dal fatto di essere state compagne di vita di grandi artisti: muse, specchi della loro inquietudine e spesso scrittrici, pittrici e scultrici loro stesse, argini all'istinto di autodistruzione, devote assistenti, o invece avversarie, anime inquiete incapaci di trovare pace. Ascoltiamo la frustrazione di Fanny, che Keats magnificava in versi ma con la quale non seppe condividere nemmeno un giorno di quotidianità, ci commuove la caparbietà di Tess Gallagher, poetessa che di Raymond Carver amava tutto e riuscì a portare un po' di luce nei giorni della sua malattia, ci sconvolge la disperazione di Jeanne Modigliani, ammiriamo i segreti e amorevoli interventi di Alma Hitchcock, condividiamo l'energia quieta e solida di Edith Tolkien. Alessandro D'Avenia cerca di dipanare il gomitolo di tante diversissime storie d'amore, e di intrecciare il filo narrativo che le unisce, in un ordito ricco e cangiante. Per farlo, come un filomito, un "filosofo del mito", si rivolge all'archetipo di ogni storia d'amore: Euridice e Orfeo. Un mito che svolge la sua funzione di filo (e in greco antico per indicare "filo" e "racconto" si usavano due parole molto simili, mitos e mythos) perché contempla tutte le tappe di una storia d'amore, tra i due poli opposti del disamore e dell'amore stesso.
Incipit:
Prologo
L’amore salva?
Ho viaggiato, per trovare la risposta, in ogni angolo dell’aldiqua.
Ho indagato il grande e il piccolo, la stella e la pietra, la luna e la formica, la nuvola e la foglia, ho visto dove ciascuna s’aggrappa per resistere: nessuna aveva la risposta totale, ma ognuna era un filo del racconto, perché tutte le cose, di atomi e di cellule, se le ascolti bene sono un’unica storia.
Ho percorso le città e indagato i pensieri di chi le abita. Ho interrogato gli uomini, voci – intonate non sempre – di questa polifonia del mondo.
L’amore salva?
Anche loro hanno balbettato risposte incomplete, erano troppo impegnati a fermare il tempo con i ragionamenti piuttosto che ad accettare la sua inafferrabile natura, indaffarati a costruire dimore spaziose e incrollabili, fuori di sé invece che dentro, illusi che il tempo abbia meno signoria su di loro se abitano case di pietra anziché d’argilla.
Ogni storia è una storia d’amore è uno studio, una ricerca, un inno alle donne.
D’Avenia si scosta dai precedenti romanzi, gli stessi che lo hanno reso una firma nota, afferra la penna e si lascia trascinare da un nuovo esperimento letterario. Trentasei donne, trentasei artisti, trentasei storie d’amore e un unico filo conduttore: il mito di Orfeo ed Euridice. Ciascun capitolo è dedicato a una protagonista, ripercorre i suoi passi, sfiora le sue sofferenze, mistifica il suo sentimento. Donne fragili ma determinate, innamorate di grandi attori, scrittori, musicisti o pittori, disposte a sacrificarsi in virtù di qualcosa di più grande: l’amore. Artista, donna e musa: un tormentato triangolo amoroso. D’Avenia accompagna dolcemente il lettore in queste storie, fatte di passioni e di dolori, intervallandole con quelle che ama definire “brevi soste”, dedicate al mito di Orfeo e Euridice, la storia d’amore primigenia che in qualche modo tiene unite tutte le altre.
Ogni storia è una storia d’amore è frutto di un grande studio; l’ipnotico stile dell’autore abbraccia la ricerca, evitando al romanzo un retrogusto didattico. Alessandro D’Avenia abbandona la strada sicura, ghermisce la bussola e tenta di percorrere un nuovo sentiero, dimostrando di essere uno scrittore dinamico, talentuoso e, soprattutto, rispettoso dell’arte in ogni sua forma.