Titolo originale: Fright Night
Paese: USA
Anno: 1985
Durata: 105 minuti
Genere: Horror, commedia
Soggetto: Tom Holland
Sceneggiatura: Tom Holland
Fotografia: Jan Kiesser
Montaggio: Kent Beyda
Musiche: Brad Fiedel
Scenografia: John DeCuir Jr.
Costumi: Robert Fletcher Trucco: Ken Diaz, Marina Pedraza, Rick Stratton, Dale Brady, Bill Sturgeon
Effetti speciali Albert Lannutti, Michael Lantieri, Dean W. Miller,
Thaine Morris, Clay Pinney, Darrell Pritchett
Produttore: Herb Jaffe, Jerry A. Baerwitz
Produzione: Columbia Pictures Corporation, Delphi IV Productions, Vistar Films
Distribuzione: CEIAD - Columbia Tristar Home Video
Data di uscita: Al cinema nell'Ottobre 1985
E' sera, Charley Brewster si trova nella propria stanza ad amoreggiare con Amy, la sua ragazza, mentre alla TV trasmettono un programma dell'orrore. Ad un certo punto il giovane si interrompe, si allontana da Amy e si avvicina alla finestra e vede nella stanza di fronte alla sua lo strano nuovo inquilino, un certo Jerry Dandrige che, nelle vesti di vampiro, sta uccidendo una ragazza. Charley è sconvolto: Amy, ritenendosi offesa, se ne va indignata; la madre del ragazzo non crede alla sua storia e pensa che il figlio sia esaurito. Invece Charley vede anche Billy, il giovane che vive con Jerry, trascinare via un grosso sacco che ha tutta l'aria di contenere un cadavere. Charley la mattina dopo viene a sapere che già due ragazze sono morte in circostanze misteriose: egli è sicuro che l'assassino sia il suo vicino. Questi però ha capito che Charley sa di lui e medita di ucciderlo, ma per strane coincidenze non ci riesce. Frattanto la madre del ragazzo fraternizza con lui e lo invita a casa. Il giovane vive nel terrore: sua madre ed Amy non lo prendono sul serio. Va allora da Ed, un amico che si intende di vampiri, che gli consiglia per difendersi da essi e neutralizzarli di rifornirsi di aglio, acqua santa, crocifissi, lumicini e paletti di legno. Charley obbedisce ma ha paura lo stesso; la polizia, a cui si è rivolto, l'ha preso per pazzo. Viene a scoprire pure che Jerry, il vampiro, si è invaghito di Amy e teme anche per lei. Va allora da Peter Vincent, l'attore dei film dell'orrore il quale non ne vuol sapere di aiutarlo. Ma poi quando da lui si recano Amy ed Ed, su lauto compenso, accetta di aiutare i tre giovani a scoprire se Jerry è veramente un vampiro. Vanno a casa di questi e, nonostante l'affascinante uomo faccia di tutto per mostrarsi normale, Peter scopre che si tratta veramente di una creatura del male, poiché il suo corpo non proietta ombra alcuna. Jerry capisce di esser stato scoperto e decide di ucciderli tutti. Dà la caccia prima ad Ed e mordendolo lo rende simile a lui; poi insegue Charley ed Amy persino in una discoteca. Qui si trasforma in vampiro e tra la gente terrorrizzata porta via Amy a casa sua. Charley li insegue. Peter nel frattempo viene aggredito da Ed - novello vampiro - ma riesce a salvarsi. Poi insieme a Charley si reca a casa di Jerry. Sul posto con tanta forza di volontà e molto coraggio riescono ad avere la meglio su Billy che viene ucciso, su Jerry che viene annientato anche perché ormai si è fatto giorno, su Ed che viene soppresso come si fa con i vampiri e finalmente possono liberare Amy che era già caduta vittima del vampiro. Charley e la sua ragazza possono ora veramente amarsi senza alcun pericolo: il male è stato sconfitto.
Che cosa faresti se scoprissi che il tuo nuovo vicino di casa è un vampiro assetato di sangue? Tom Holland costruisce Ammazzavampiri (in originale Fright Night) attorno a questa domanda: lo studente Charley Brewster (William Ragsdale) si convince che il vicino Jerry Dandrige sia un non morto. La polizia lo prende per pazzo, la fidanzata Amy (Amanda Bearse) non gli crede e così il giovane chiede aiuto a Peter Vincent, fantomatico attore-cacciatore di vampiri che presenta film horror alla televisione. Dopo un incontro con il presunto vampiro Peter capisce che Charley dice la verità e si rinchiude in casa paralizzato dalla paura. Dandrige però rapisce Amy e alla fine l'attore parteciperà al fianco di Charley alla resa dei conti finale nella casa del vampiro.
Il film è un horror scritto in maniera diligente, la figura del vampiro classico emerge con i suoi tratti principali, la bara, lo scantinato al riparo dalla luce del sole, l'aiutante che tanto ricorda i maggiordomi dei film Hammer e una certa galanteria riconosciuta a questo mostro fin da Il vampiro di Polidori. Le prime vittime di Dandrige (interpretato da Chris Sarandon) sono giovani donne, e il
vampiro viene sorpreso da Charlie proprio mentre si appresta a "cibarsi" di una di una splendida ragazza. Charley spia dalla finestra della sua camera Dandrige che accarezza la schiena della malcapitata, la bacia e poi apre la bocca svelando canini animaleschi, il tutto in modo delicato, come a non voler ferire la donna. Poi si accorge di essere spiato e la sua espressione muta in rabbia, una rabbia trattenuta, chiude le tende e lascia Charley solo con la sua inquietante scoperta. Da
questo momento sa che il nuovo vicino è un vampiro, ma ciò che lo spaventa di più è che Dandrige sa di essere stato scoperto.
L'incipit del film, in cui Charley nota (sempre sbirciando da una finestra) Dandrige e il suo tuttofare Billy Cole trasportare una bara nello scantinato della casa, mette subito le carte in tavola: una narrazione diretta che non vuole nascondere nulla, non vuole lasciare dubbi, ma si limita a raccontare una storia puntando sulle emozioni più che su un plot vero e proprio. L'intenzione dell'autore (ammesso fosse questa) è rispettata nel risultato finale, Ammazzavampiri è un film
lineare e godibile, in cui personaggi ben caratterizzati sono liberi di muoversi all'interno di un mondo affascinante (il vicolo buio, le strade deserte in contrapposizione alla fila per l'ingresso alla discoteca, la casa del vampiro) che viene descritto e costruito durante le tre parti che formano la pellicola. La scoperta del mostro nella casa accanto (Charlie è a tutti gli effetti un voyeur, una spia
che scopre più di quanto volesse) lascia il posto a una seconda parte in cui il personaggio di Peter Vincent riempie lo schermo grazie alla bellissima interpretazione di Roddy McDowall. Vincent è un attore di classici horror ormai dimenticato, introduce i suoi film in un programma televisivo e
rimane fortemente legato ai personaggi interpretati, disperato tentativo di non ammettere un declino sotto gli occhi di tutti. La cinematografia horror sta cambiando, per un vecchio cacciatore di vampiri come lui non c'è più posto, e il film sottolinea questo tema quasi a indicare la sua appartenenza a quel genere che a metà degli anni ottanta (Ammazzavampiri esce nel 1985) stava
scomparendo, vittima di nuove paure e nuove generazioni che poco avevano a che fare con i mostri classici come il vampiro (che continua a essere maltrattato in pellicole di dubbio gusto come i vari Blade e Underworld). Peter Vincent rimane nella memoria, è un personaggio riuscitissimo che difatti tornerà anche nel bruttissimo sequel: Ammazzavampiri 2 (1988).
La parte finale con il ritorno di Charley e Peter nella dimora del vampiro conta su buonissimi effetti speciali, realizzati tra gli altri da Michael Lantieri (l'uomo lupo che rimane infilzato dopo la caduta da una scala, il pipistrello gigante che fugge nello scantinato) e su una regia di buon ritmo che crea la giusta tensione per la resa dei conti finale. Bellissima la scena in cui Peter e Charley devono sbarazzarsi di Billy Cole (il tuttofare del vampiro) e scoprono che anche lui non è umano, ma una creatura dal sangue verde quasi impossibile da fermare. Cole scende la scalinata incurante delle pallottole sparate da Vincent (scena ispirata dal film tv Le notti di Salem di Tobe Hooper, 1979) con un'andatura che ricorda gli zombi di Fulci e Romero.
Ma le scene che rimangono nella memoria sono molte: la visita notturna del vampiro al povero Charley, Vincent che usa il trucco dello specchio e rimane terrorizzato nel constatare che la figura di Dandrige non si riflette, l'inseguimento nel vicolo e la lotta sul sorgere del sole nella cantina del mostro.
Lo spettatore non può che essere soddisfatto, Ammazzavampiri rimane ancora oggi un bellissimo film di intrattenimento, un film di mostri vecchio stampo con una storia furbetta ma molto affascinante, ben diretto, realizzato con cura, e da cui traspare un condivisibile amore per l'horror classico.
Critica:
Il film è pervaso costantemente da uno spiccato senso dell'humor, offre degli effetti speciali molto buoni ed un trucco eccezionale. Lasciano perplessi comunque alcune scene un po' torbide ed altre un po' troppo cruente. (Segnalazioni Cinematografiche)
Code:
Generale #0
Nome completo : Ammazzavampiri.avi
Formato : AVI
Formato/Info : Audio Video Interleave
Formato/Family : RIFF
Dimensione : 700 Mb
Durata : 1h 42min
BitRate : 949 Kbps
StreamSize : 12.5 Mb
Application : VirtualDubMod 1.5.1.1a (build 1639/release)
Compressore : VirtualDubMod build 1639/release
Video #0
Codec : DivX 5
Codec/Family : MPEG-4
Codec settings/Packe : Yes
Codec settings/BVOP : Yes
Codec settings/QPel : No
Codec settings/GMC : 0
Codec settings/Matri : Default
Durata : 1h 42min
BitRate : 828 Kbps
Larghezza : 640 pixels
Altezza : 272 pixels
AspectRatio : 2.35
FrameRate : 25.000 fps
Risoluzione : 8 bits
Chroma : 4:2:0
Interlacement : Progressive
Bits/(Pixel*Frame) : 0.189
StreamSize : 605 Mb
Audio #0
Codec : MPEG-1 Audio layer 3
Codec profile : Joint stereo
Durata : 1h 42min
BitRate : 113 Kbps
Modalità : VBR
Canali : 2 canali
SamplingRate : 48 KHz
Risoluzione : 16 bits
StreamSize : 82.5 Mb
Compressore : LAME3.93
Compressore : ABR