Titolo originale: Tørst
Titolo italiano: Sete
Autore: Jo Nesbo
1ª ed. originale: 2017
Data di pubblicazione: 28 mar 2017
Genere: Romanzo
Sottogenere: Thriller
Editore: EinaudiEDizione Mondadori Retail per Mondolibri (licenza Einaudi)
Collana: Stile libero Big
Traduzione: Eva Kampmann
Pagine: 636
Jo Nesbø, nato a Oslo il 29 marzo 1960, è uno scrittore, musicista e attore norvegese.
Prima di abbracciare il mestiere di scrittore ha giocato a calcio con il Molde (con cui ha vinto il "Norgesmesterskapet G19" nel 1978, competizione nazionale riservata ai calciatori Under-19), ha lavorato come giornalista free-lance e ha fatto il broker in borsa.
Il suo primo romanzo giallo, "Il pipistrello" (Flaggermusmannen), ha riscosso un successo immediato in patria, scalando le classifiche in pochissimo tempo e vincendo il "Glass Key Award" per il miglior romanzo giallo norvegese nel 1998: solo il primo di numerosi premi vinti. Ha scritto anche letteratura per ragazzi e racconti.
È cantante, compositore e chitarrista della band Di Derre, con la quale ha pubblicato vari album. Nel 2001 è uscito il suo primo lavoro da solista: Karusellmusikk.
Suo fratello Knut è stato calciatore, giornalista e chitarrista dei Di Derre e morì nel 2013.
Serie Harry Hole:
1997 - Il pipistrello (Flaggermusmannen / The Bat)
1998 - Scarafaggi (Kakerlakkene / The Cockroaches)
2000 - Il pettirosso (Rødstrupe / The Redbreast)
2002 - Nemesi (Sorgenfri / Nemesis)
2003 - La stella del diavolo (Marekors / The Devil's Star)
2005 - La ragazza senza volto (Frelseren / The Redeemer)
2007 - L'uomo di neve (Snømannen / The Snowman)
2009 - Il leopardo (Panserhjerte / The Leopard)
2011 - Lo spettro (Gjenferd / Phantom)
2013 - Polizia (Politi / Police)
2017 - Sete (Tørst / The Thirst)
Serie Il dottor Prottor:
2007 - Il dottor Prottor e la superpolvere per petonauti (Doktor Proktors prompepulver/Doctor Proctor's Fart Powder)
2008 - Il dottor Prottor e la vasca del tempo (Doktor Proktors tidsbadekaret/Doctor Proctor's Fart Powder: Bubble in the Bathtub)
2010 - Il dottor Prottor e la distruzione del mondo (Doktor Proktor og verdens undergang. Kanskje/Doctor Proctor's Fart Powder: Who Cut the Cheese?)
2012 - Il dottor Prottor e il grande furto d'oro (Doktor Proktor og det store gullrøveriet/Doctor Proctor's Fart Powder: The Great Gold Robbery)
Serie Olav Johansen:
2015 - Sangue e neve (Blod på snø / Blood on Snow)
2015 - Sole di mezzanotte (Mere blod / Midnight Sun)
Altri romanzi:
2007 - Det hvite hotellet (The White Hotel)
2008 - Il cacciatore di teste (Hodejegerne / Headhunters)
2014 - Il confessore (Sønner / The Son)
Racconti:
1999 - Siero, in AA.VV., Stesso sangue (Karusellmusikk)
Saggi:
1999 - Stemmer fra Balkan (Figures in the Balkans) (con Espen Søbye)
A tre anni dalle nozze con Rakel, Harry Hole, ormai vicino alla cinquantina, sembra aver trovato un suo equilibrio e la forza per tenersi alla larga dai guai. Da tempo ha chiuso con l'alcol e per lui non ci sono più casi e indagini sul campo, solo un tranquillo incarico come docente alla scuola di polizia di Olso. Ma in città due donne vengono uccise nella propria abitazione a distanza di pochissimi giorni, e una terza viene ritrovata ferita sulle scale di casa. A collegare le vittime, il fatto che tutte e tre fossero iscritte a Tinder. E un segno inconfondibile, quasi una firma raccapricciante, lasciata sui loro corpi.
Incipit:
Prologo
L’uomo fissava il nulla bianco.
Come faceva da quasi tre anni.
Nessuno lo vedeva, e lui non vedeva nessuno. A parte quando la porta si spalancava e una quantità sufficiente di vapore veniva risucchiata all’esterno, permettendogli di scorgere per un attimo un uomo nudo prima che il battente si richiudesse e la nebbia riavvolgesse tutto quanto.
Il bagno stava per chiudere. Era solo.
Si strinse l’accappatoio di spugna bianco intorno alla vita, si alzò dalla panca di legno e uscí, superò la vasca deserta e raggiunse lo spogliatoio.
Nessuna doccia scrosciante, nessuna conversazione in turco, nessun movimento felpato di piedi nudi sulle mattonelle. Si guardò allo specchio. Si passò un dito sulla cicatrice ancora visibile dopo l’ultimo intervento. Aveva impiegato un po’ di tempo ad abituarsi alla faccia nuova. Il dito proseguí scendendo lungo il collo, il petto, e infine si fermò nel punto in cui iniziava il tatuaggio.
Aprí il lucchetto dell’armadietto, si infilò i pantaloni e il cappotto sopra l’accappatoio ancora umido. Si allacciò le scarpe. Si accertò di nuovo che non ci fosse nessuno prima di raggiungere l’altro armadietto, quello con il lucchetto a combinazione e la macchia di vernice blu. Ruotò i numeri fino a ottenere 0999. Lo sfilò e aprí lo sportello. Indugiò un momento contemplando il grande, bellissimo revolver all’interno prima di afferrarlo per il calcio rosso e infilarlo nella tasca del cappotto. Poi prese la busta e l’aprí. Una chiave. Un indirizzo, corredato di informazioni dettagliate.
Tanti i rischi della "serialità", anche per uno scrittore - opinione credo non solo personale - bravo, e bravo a tutto tondo, come Nesbo. Gestione del ritmo, buona mano nella creazione dei personaggi, ma non solo, anche una certa abilitá nel trattare temi e inserire pezzi di realtà (ad esempio la storia norvegese recente ne Il pettirosso, il migliore del lotto) nel contesto del thriller.
Detto questo, chiaramente non è semplice per nessuno tirare avanti senza ripetersi e senza flettere un poco l´asticella della qualità, insomma alti e bassi sono facilmente prevedibili, e ci sono stati anche nel corso di questa "saga" poliziesca.
L´attesissimo Sete non appartiene sicuramente agli alti, ma fortunatamente neppure ai bassi.
Passata la sbornia di emozioni dovuti ai due ultimi capitoli, tutto si normalizza, Hole appare come stranamente pacificato, la trama è ben congegnata ma si sviluppa in maniera abbastanza meccanica, il tema dei social media e del loro peso nelle vite moderne viene prima giocato con una certa maestria, poi sostanzialmente abbandonato, lo scioglimento della vicenda viene affidato strategicamente a un classico quanto un po´rigido McGuffin.
Hole però gigioneggia alla grande, quasi da attore consumato, il contenuto di ironia e di scene-madri é notevole, viene dato molto spazio a figure finora di contorno ma con ottimo potenziale come quella di Katrine Bratt e del poliziotto-reietto (un classico) Truls Berntsen, il che insieme al finale può far pensare a un pronto proseguimento della serie, magari con qualche variazione (la Bratt peraltro ha secondo me caratteristiche che la renderebbero adatta a uno spin-off).
In breve, un nuovo godibile seppur non eccezionale capitolo del lavoro principale di Nesbo, ovvio che chi non lo conosce ancora debba iniziare con ordine, possibilmente da Nemesi.
Buona lettura.