Titolo originale: La casa dei sogni
Autore: Marzia Bisognin
1ª ed. originale: 2015
Data di pubblicazione: 25 Giugno 2015
Genere: Romanzo
Sottogenere: Horror
Editore: Newton Compton
Collana: Vertigo
Pagine: 224
È nata 2 anni fa ad Arzignano, in provincia di Vicenza.
Il suo canale youtube “CutiePieMarzia” è seguito da oltre 5 milioni di iscritti dei cinque continenti, che lei chiama marzipans. Si occupa di moda e tendenze e da qualche tempo si è trasferita a Brighton, nel Regno Unito. La casa dei sogni è il suo esordio nella narrativa.
2015 - La casa dei sogni
Ametista si ritrova davanti a una bellissima casa stile neoclassico senza riuscire a ricordarsi come è arrivata fin lì e perché non le sembra di esserci mai stata. Quel luogo esercita un’attrazione magnetica su di lei, è la casa in cui avrebbe sempre voluto abitare, elegante, maestosa e circondata da giardini perfetti. Non sa cosa fare, non riesce a suonare il campanello né si decide ad andarsene, ma improvvisamente dalla porta appare una coppia di anziani che la invita a entrare. Inizia così il viaggio della protagonista nella casa del mistero, un luogo abitato da terrificanti e incredibili presenze, una discesa orrorifica verso le profondità della coscienza che potrà conoscere l’epilogo solo quando la scoperta più agghiacciante diventerà una realtà da cui è impossibile sottrarsi.
Incipit:
Eccola lì, proprio di fronte a me.
Una villetta in stile neoclassico su un unico livello che, a giudicare dal suo aspetto, risale probabilmente agli inizi del Novecento.
Il giardino anteriore è attraversato da un vialetto lastricato di piccole pietre che parte dal cancello e arriva a tre scalini che salgono fino al portico. La facciata è contornata da una fila di colonne che sorreggono un frontone triangolare in cui è inserita una piccola finestra a oblò, tra le quali riesco a intravedere una sedia a dondolo circondata da vasi con delle piante.
L’edificio è tinteggiato di un bianco luminoso, mitigato soltanto dal blu pallido delle persiane che fiancheggiano le finestre strette e circondato da un prato verde appena rasato, siepi perfettamente tagliate e aiuole immacolate. Tutto è in perfetta armonia.
Da un lato, dietro alberi lontani, spuntano le guglie di una chiesa bianca mentre dall’altro lato è possibile scorgere le tegole scure del tetto dei vicini. Dal comignolo sul tetto spiovente esce un sottile filo di fumo.
In qualche modo ho la strana sensazione che questo sia tutto quello che ho sempre sognato sin da quando ero bambina. Avere una casa elegante ma modesta. Una casa del tutto identica a questa, circondata da campi e da qualche vicino. E ora sembra che l’immagine che ho costruito nella mia mente nel corso degli anni abbia preso vita proprio di fronte a me, affinché io la potessi ammirare in tutto il suo splendore.
Resto in piedi accanto al nero cancello di ferro che mi separa da quel giardino ordinato e fisso il campanello della porta: un elegante pulsante dorato posto sotto una targhetta in ottone ancora immacolata su cui nessuno, evidentemente, si è mai preso la briga di scrivere il nome.
Il che suggerirebbe che attualmente la casa sia disabitata ma la vista di quei giardini così ben tenuti cancella quel pensiero dalla mia mente e mi trattiene lì, paralizzata.
Assolutamente ferma.
Immobile.
Congelata.
Prima di tutto mi chiedo come abbia fatto ad arrivare fin qui.
Il romanzo si apre con una descrizione molto accurata di questa casa in stile neoclassico che, fin da subito, cattura Ametista, la protagonista. Non sa da quanto tempo è lì ferma, impalata ad osservare questa casa, la sua casa dei sogni, ed è così ammaliata dalla sua bellezza che non intende andarsene. Vorrebbe entrare e scoprire com'è fatta al suo interno, ma è timorosa e non sa se suonare il campanello o lasciar perdere. Almeno finché compare sulla veranda una signora, che Ametista non aveva visto fino a quel momento, e la invita ad entrare. E' scoppiato un temporale e le propone di ospitarla per la notte, poiché presto infurierà una tempesta e non è una grande idea che la ragazza si metta al volante. Ametista accetta, e appena varca la soglia di quella casa una strana sensazione l'avvolge. La signora non abita comunque da sola, con lei c'è il marito, un uomo all'apparenza taciturno. Così Ametista viene scortata in quella che sarà la sua stanza per una notte, ma al mattino tutto cambia. Quando si sveglia i signori non ci sono più, comincia a percepire in casa strane presenze e sogna una bambina davvero inquietante.
Ora, premettendo che già alla fine del primo capitolo avevo capito come sarebbe finito e quale era il grande segreto del libro, la prima cosa che ho pensato, accantonando il mio sospetto, è stata: "Seriously?" Insomma, due sconosciuti ti invitano nella loro casa, a passare addirittura la notte, e tu accetti? Mamma e papà non ti hanno insegnato, insieme al "non accettare caramelle dagli sconosciuti", di non entrare in casa di persone che non conosci? E come se non bastasse, quando questi signori spariscono e le cose diventano spaventose, lei rimane perché non le sembra giusto ringraziare i due per l'ospitalità lasciando un semplice biglietto.
Lo so, avevo anche io la vostra stessa faccia. Ma il genere è splatter, e in quale film dell'orrore la protagonista fa la scelta giusta? Ricordo ancora Scary Movie (o era Venerdì 13?), quando la ragazza ha davanti un bivio e può andare a destra (salvezza) o a sinistra (morte) e sceglie la sinistra. Un horror non potrebbe andare avanti altrimenti, no?
Lo stile della Bisognin è buono. Ho letto il romanzo, che comunque non è lunghissimo, in una giornata e mezza. La scrittura è scorrevole, il lessico ben utilizzato ma non eccessivamente ricercato. E' un libro che si fa leggere. Lo finisci e non te ne rendi conto, un capitolo tira l'altro. L'autrice sa dosare bene la tensione e il panico, leggendo mi si accapponava la pelle, lo riconosco. Quello che dice la trama è vero: un romanzo dalle atmosfere rarefatte, disturbante e appassionante che tiene il lettore inchiodato alla pagina. E' un po' come vedere la versione giapponese di The Ring, tanto per dirvene una.
Il motivo per cui non ho dato più di tre stelle e mezza è che l'idea non mi è parsa proprio nuova. A me sono venuti in mente subito due film, e uno proprio giapponese, dopo averne parlato con la mia migliore amica. Non dico i titoli perché il mio sospetto, se li conoscete, lo sapireste in mezzo secondo. E sarebbe peggio di uno spoiler gigantesco. Ma nel caso foste interessanti, chiedetemelo in privato o nei commenti qui sotto e vedrò di rispondervi.
Per quanto riguarda i personaggi, non mi hanno fatto impazzire. Almeno per 2/3 del libro. Quando poi i tasselli iniziano a mettersi al loro posto, molte cose prendono maggiore senso e così anche i personaggi. Oltre ad Ametista troviamo Avery, un ragazzo della sua età che vive nella casa accanto. Un tipo simpatico e dolce, ma molto misterioso e con la fastidiosa abitudine di dire sempre troppo poco. Il giardiere della casa e una signora che fa esasperare sul serio la nostra protagonista. Ma ognuno di loro è un tassello in questo puzzle spettrale, perciò non mi sbilancio molto.
In conclusione, il libro non è male. Incarna il suo genere a 360° secondo me. Il motivo per cui non mi vedeva ultra contenta è che mi aspettavo davvero molto, molto di più... Ma se siete curiosi leggetelo, sicuramente non è una brutta storia.
