Titolo originale: Yakuza moon - Memoirs of a Gangster's Daughter
Titolo italiano: Il drago nel cuore
Autore: Shoko Tendo
1ª ed. originale: 2004
Data di pubblicazione: febbraio 2009
Genere: Romanzo
Sottogenere: Biografico
Editore: Garzanti libri
Collana: Narratori moderni
Traduzione: Stefania Cherchi
Pagine: 210
Shoko Tendo è la figlia di un boss della yakuza, la potentissima organizzazione mafiosa giapponese. Il Drago nel cuore, la sua autobiografia,é stato un bestseller in giappone nel 2004. E' la storia di una giovinezza che presto discenderà nella delinquenza e in relazioni pericolose.
Shoko Tendo ha un tatuaggio che dal polso sale sul costato, su tutta la schiena, fino alla spalla sinistra raffigurante una cortigiana dell'era Muromachi con un coltello tra i denti, come usano gli uomini affiliati alla Yakuza.
Ma la sua condizione di figlia di un boss della mafia giapponese non la preservava da attacchi di ogni tipo. Veniva infatti ceduta alle aspettative sessuali di uomini ai quali il padre era in qualche modo in debito.
Da adolescente è stata ripetutamente violentata da uomini che l'hanno iniziata alle droghe in sordide camere d'hotel.
A 19 anni è stata quasi uccisa in una di queste camere d'albergo.
Sono queste le vicende che l'hanno motivata a cambiare e a scrivere un libro che per la prima volta scopre i segreti famigliari della Yakuza, rivelando un mondo di violenza e sopraffazione dal proprio interno.
2004 - Il drago nel cuore (Yakuza moon – Memoirs of a Gangster’s Daughter)
Shoko Tendo lo rivendica fin dall'inizio: è la figlia di un boss della yakuza, la potentissima organizzazione mafiosa giapponese. Ma è prima di tutto una ragazza orgogliosa e ribelle, assetata di libertà, che rifiuta ogni forma di costrizione. Non può naturalmente restare estranea ai modelli di vita che la circondano e reagisce d'istinto alle discriminazioni e alle violenze che lei stessa subisce: a casa, a scuola, nelle risse tra gang giovanili, in riformatorio... E soprattutto dagli uomini, attratti da una bellezza apparentemente fragile e in realtà affilata come una lama. "Il drago nel cuore" è il resoconto, durissimo e sconvolgente, di un'educazione sessuale prima ancora che sentimentale: un crescendo di eccessi e di trasgressioni, all'insegna di una rivolta che è sete di vita e insieme ansia di morte, ricerca delle emozioni più forti e voglia di stordirsi, per dimenticare il cuore nero della propria sofferenza. È la stessa Shoko Tendo a confessarlo con lucidità, quando spiega che "è come se la mia mente e il mio corpo si trovassero in posti diversi". Del resto il suo è un destino tutto scritto sul corpo, come dimostra la decisione di farsi tatuare sulla schiena il ritratto di una celebre cortigiana, e due draghi vicino al cuore. Gli stupri dell'anima che questa giovane donna ha subito nella forma più estrema sono gli stessi che subiscono milioni di donne, ogni giorno
Incipit:
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NUBI FLUTTUANTI
Sono nata nell'inverno del 1968, e mio padre è uno yakuza. Sono la terza dei quattro figli di Hiroyasu Tendo e Satomi. Mio fratello Daiki ha dodici anni più di me, mia sorella Maki, due. E infine c'è Natsuki, di cinque anni più giovane, la piccolina di casa. Noi tutti l'abbiamo sempre chiamata Na-chan.
Originariamente abitavamo a Toyonaka, la zona nord di Osaka, ma quando ero molto piccola ci trasferimmo in una casa nuovissima di Sakai, dall'altra parte della città. Era un bell'edificio, protetto da un doppio cancello di ferro oltre il quale un sinuoso vialetto di ghiaia con cespugli di azalee bianche e rosa conduceva fino alla porta. La casa era piuttosto grande per gli standard giapponesi: ognuno di noi aveva la sua camera da letto, e c'erano un salotto, un tinello, due stanze arredate alla giapponese, con i tatami, e uno studio in cui mio padre sbrigava gli affari e riceveva le visite. Ricordo che tutti gli ambienti profumavano di legno. Il salotto dava su un grande stagno simile al fossato di un antico castello, con carpe koi di tutti i colori che vi nuotavano producendo nell'acqua graziosi riflessi. Avevamo anche una piscina, e d'estate ci giocavamo tutto il giorno. Davanti alla finestra della mia camera c'era un alto ciliegio decorativo, che per me era diventato come un amico. Ogni volta che avevo un problema o qualche preoccupazione andavo a sedermi sotto i suoi rami.
Yakuza Moon è stato un bestseller in patria quando è uscito in Giappone nel 2004, poi è diventato piuttosto conosciuto quando due anni fa è stato tradotto in inglese. Dopo 5 anni dalla sua pubblicazione in Giappone, è arrivato finalmente in Italia, pubblicato col titolo Il drago nel cuore. Il romanzo è l'autobiografia di Shoko Tendo, si tratta di un resoconto molto crudo e freddo su una giovinezza tormentata e piena di problemi. L'infanzia passata in una famiglia con un tenore di vita molto alto, grazie al potere del padre, all'epoca boss della yakuza. La vita difficile a scuola, con l'onnipresente discriminazione, causata dall'apparenza del padre alla yakuza.
Da qui nasce la sua ribellione contro il padre, iniziando a frequentare gli yanki, una sorta di punk, tipici della gioventù giapponese del boom economico degli anni 80. Poi i debiti e il collasso economico della sua famiglia. Un'adolescenza irrequieta, segnata dall'uso delle droghe, da incontri sbagliati e da una precoce iniziazione al sesso. I suoi primi lavori come entraineuse nei night club, gli amanti, spesso violenti membri della yakuza che la picchiavano a sangue. Poi la crescita e il raggiungimento dell'età adulta ma sempre segnata da uno stato di inadeguatezza che la perseguitava. Il tutto passando attraverso traumi e problemi famigliari, fino al raggiungimento della stabilità.
A differenza di quanto si potrebbe pensare, e contrariamente alla campagna pubblicitaria, il romanzo non è incentrato sulla yakuza, la mafia giapponese, che è solo una piccola parte della storia di Shoko. Il padre era un boss della yakuza, costretto ad abbandonare quella carica a causa della malattia. I suoi amanti, uomini violenti che l'anno iniziata alle droghe pesanti e al sesso, erano yakuza. Perfino il suo ex marito era uno yakuza, dimessosi per difendere l'onore di lei.
Ma non è una storia sulla yakuza, è la storia di una donna e della sua giovinezza difficile, del complicato rapporto col padre che tanto amava, degli errori commessi, degli amori spesso sbagliati, delle speranze e dei sogni infranti. Un libro profondamente toccante dove l'autrice, con grande umiltà e forza d'animo, affronta i demoni che hanno perseguitato il suo passato, senza tralasciare nemmeno le esperienze più spiacevoli. Nonostante le violenze fisiche e psicologiche subite, Shoko trova, sebbene con grande difficoltà e sofferenza, la forza per capire cosa è meglio per lei e rimettere in carreggiata la sua vita. Un racconto forte ed intenso che non mancherà di affascinare il lettore.