Raul Mordenti - Quaderni dal carcere di Antonio Gramsci, [Pdf - Ita] [Tnt Village]
Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937) è stato un politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano.
Nel 1921 fu tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia e nel 1926 venne incarcerato dal regime fascista. Nel 1934, in seguito al grave deterioramento delle sue condizioni di salute, ottenne la libertà condizionata e fu ricoverato in clinica, dove passò gli ultimi anni di vita.
I suoi scritti – nei quali studiò e analizzò la struttura culturale e politica della società – sono considerati tra i più originali della tradizione filosofica marxista. Uno dei suoi contributi principali fu il concetto di egemonia culturale, secondo il quale le classi dominanti impongono i propri valori politici, intellettuali e morali a tutta la società, con l'obiettivo di saldare e gestire il potere intorno a un senso comune condiviso.
« Non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione...Vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini »
(Antonio Gramsci, lettera alla madre, 10 maggio 1928)
CAP 1. Genesi e storia
1.1 "E' questa una macchina mostruosa che schiaccia e livella[...].Certo io resisterò"
Alle 22,30 dell'8 Novembre 1926 il deputato comunista Antonio Gramsci,segretario del suo partito,venne arrestato nella casa dove aveva affittato una camera,in via Giovan Battista Morgagni 25 a Roma,e rinchiuso in stretto isolamento presso il carcere di Regina Coeli.
Già nella prima lettera dal carcere che di lui si conservi,dopo essersi scusato con la sua padrona di casa "per i disturbi e i fastidi[...] i quali non entravano,in verità,nell'accordo di inquilinato"Gramsci chiede immediatamente di poter ricevere tre libri:
Vorrei avere questi libri:
1 la Grammatica tedesca che era nello scaffale accanto all'ingresso;
2 il Breviario di linguistica di Bertoni e Bartoli che era nell'armadio di fronte al letto;
3 gratissimo le sarei se mi inviasse una Divina Commedia di pochi soldi,perchè il mio testo lo avevo imprestato.
Se i libri sono rilegati,occorre strappare il cartone,badando che i fogli non si stacchino[...].
Raul Mordenti (1947) è professore ordinario di Critica letteraria all'Università di Roma «Tor Vergata» ed è stato tra i fondatori del Partito della rifondazione comunista. Fra i suoi scritti ricordiamo i lavori sulla censura del Decameron e sulla didattica della letteratura, i volumi dedicati ai «libri di famiglia» (1985 e 2001), i saggi sulla Storia della letteratura italiana di De Sanctis (1995) e sui Quaderni del carcere di Gramsci (1996) per la Letteratura italiana di Einaudi, Introduzione a Gramsci (1998), Informatica e critica dei testi (2001), La Rivoluzione (2003) e L'altra critica (2007). Dirige, con Alberto Gianquinto, la rivista on line Testo e Senso.