Titolo Album: Amo - Capitolo I
Artista: Renato Zero
Data di pubblicazione: 12 marzo 2013
Durata: 59 minuti e 46 secondi
Genere: Pop
Dischi: 1
Tracce: 14
Produttore: Trevor Horn, Danilo Madonia e Celso Valli
Etichetta: Tattica/IndipendenteMente
01 - Chiedi di me 4:13
02 - Una canzone da cantare avrai 5:07
03 - Il nostro mondo 4:21
04 - Voglia d'amare 4:11
05 - Angelina 4:05
06 - Lu 3:58
07 - I '70 4:12
08 - Un'apertura d'ali 4:33
09 - La vacanza 4:27
10 - Oramai 4:59
11 - Tutto inizia sempre da un sì 4:37
12 - Vola alto 4:13
13 - Dovremmo imparare a vivere 2:38
14 - La vita che mi aspetta 4:12
Renato Fiacchini nasce a Roma il 30settembre 1950. Negli anni ’60 è un frequentatore assiduo del Piper e dei locali romani, dove diventa intimo amico delle sorelle Bertè: Loredana e Mia Martini. Grazie all’incontro con Don Lurio, diventa ballerino nei varietà Rai, sempre in compagnia delle due amiche. Dopo aver recitato come comparsa nel “Satyricon” di Fellini, nel 1969 fa parte del cast italiano di “Hair”. Nel 1973 incide il suo primo disco, "No! Mamma, no!" Il suo personaggio, grazie a una grande ambiguità negli atteggiamenti, nei vestiti e nei temi delle canzoni ("Il triangolo", "Mi vendo"), acquista una grande fama, e i suoi album (molto spesso doppi, una caratteristica inconsueta per il nostro paese) dominano le classifiche di vendita. Nel 1979 ERO ZERO inaugura la sua etichetta, Zerolandia, e il suo film “Ciao Nì” ottiene un discreto successo. Nel decennio successivo la sua popolarità va declinando, tuttavia i Sorcini", come chiama i suoi fans, non lo abbandonano, e le sue vecchie ballate ("Il cielo", "Il carrozzone", “Amico”), rimangono popolarissime. Nel 1991 si presenta a Sanremo con la canzone "Spalle al muro" scritta da Mariella Nava. Dovrebbe essere l’addio alla ribalta, invece è il grande ritorno, l’inizio della fase "matura" della sua carriera, nonché del "Progetto Fonopoli", con cui si ripropone di dare spazi di espressione ai giovani. Nel 1998 esce il suo ventunesimo disco, AMORE DOPO AMORE, seguito da un tour caratterizzato da un successo straordinario: alla fine degli anni ’90 Zero è forse popolare come non era mai stato, tanto che il successo di un suo concerto trasmesso in tv induce la Rai ad affidargli una trasmissione in prima serata. A preparare il terreno per la definitiva entrata di Zero tra i “mostri sacri” della musica italiana, dai quali è tenuto sempre un po’ in disparte, una collaborazione con Mina, che incide un album di sue canzoni. Tuttavia, la trasmissione si rivela un parziale insuccesso: il cantante romano, al di là di un rapporto quasi fideistico con i suoi “sorcini”, non sembra mettere d’accordo tutti come, apparentemente, riesce a fare Gianni Morandi, che in un’analoga trasmissione fa cantare addirittura il presidente del Consiglio (all’epoca, il rigido Massimo D’Alema). Al programma fa seguito TUTTI GLI ZERI DEL MONDO, sorta di complemento allo show, che include alcune canzoni eseguite in tivù - tra cui brani di Tenco, Battisti, De André, Modugno. A novembre 2001 esce LA CURVA DELL'ANGELO, lavoro di grande intensità emotiva, scritto durante gli ultimi giorni di vita della madre Ada. L’album si avvale della collaborazione di grandi musicisti come Ennio Morricone, Celso Valli e Fio Zanotti.
Il 3 novembre 2003, al Teatro Eliseo di Roma, davanti al suo pubblico più fedele e in diretta radiofonica su Radio 1 Rai, Renato Zero presenta in anteprima alcuni brani del nuovo album, CATTURA. Il 29 maggio 2004 comincia, dallo stadio di San Siro, il “Cattura tour”; parallelamente esce una nuova edizione del cd, con una copertina inedita e la traccia video come bonus track. Il fortunato tour di CATTURA viene immortalato dal vivo per un doppio cd e dvd intitolato FIGLI DEL SOGNO – LIVE 2004, in occasione della data allo Stadio Olimpico di Roma. Alla fine del 2005 esce IL DONO, un nuovo album di studio a sua volta seguito da un tour in partenza il 10 febbraio 2006. Nello stesso anno esce RENATISSIMO! il primo best of dell’artista, la cui uscita è anticipata dal singolo “Sono innocente. Renatissimo!”.
A gennaio 2007 Zero vince il Telegatto come miglior tour del 2006. Nell’estate dello stesso anno la tournée “MpZero” riscuote un grandissimo successo; a gennaio 2008 la Universal ripubblica su dvd la "Zero 40", che raggiunge la prima posizione dei dvd più venduti ad una settimana dall’uscita.
Il 20 marzo 2009 esce PRESENTE.
A novembre esce la terza raccolta, SEGRETO AMORE, che contiene tredici brani scritti tra il 1982 e il 2003, più due inediti, tra cui “Segreto amore” che dà titolo all’album. Nel 2013 esce il nuovo lavoro AMO.
Discografia Essenziale:
1973 - No! Mamma no!
1974 - Invenzione
1976 - Trapezio
1977 - Zerofobia
1978 - Zerolandia
1979 - Erozero
1980 - Tregua
1981 - Icaro
1981 - Artide e Antartide
1982 - Via Tagliamento 1965-1970
1983 - Calore
1984 - Leoni si nasce
1985 - Identikit
1986 - Soggetti smarriti
1987 - Zero
1989 - Voyeur
1991 - Prometeo
1991 - La coscienza di Zero
1993 - Quando non sei più nessuno
1994 - L'imperfetto
1995 - Sulle tracce dell'imperfetto
1998 - Amore dopo amore
1999 - Amore dopo amore, Tour dopo Tour
2000 - Tutti gli Zeri del mondo
2001 - La curva dell'angelo
2003 - Cattura
2004 - Figli del sogno
2005 - Il dono
2006 - Renatissimo!
2008 - Zero infinito
2009 - Presente
2010 - Segreto amore
2013 - Amo
Sito ufficiale Renato Zero: http://www.renatozero.com/
Un bel titolo: “Amo”. Un sottotitolo che offre aria alla nostra immaginazione: “Capitolo I”. E una copertina minimal, con solo un sigillo in ceralacca. A fermarsi qui ci sarebbero da fare solo tanti complimenti, ma naturalmente questo è solo il packaging del nuovo disco di Renato Zero, la cui sostanza è costituita dai quattordici brani in tracklist. Fossero stati meno, forse non saremmo qui a cercare le parole più adatte per dire che l’ascolto ci ha svigorito un po’. Fossero stati più originali, vien da pensare che non ci troveremmo nella difficoltà di dire con delicatezza che questo disco non ci appassiona. Quello che nel gergo degli addetti stampa si chiama “il nuovo attesissimo album di” - anche perché in questo caso arriva a soddisfare ben quattro anni di attesa (il precedente disco è “Presente”, del 2009) - potrebbe deludere chi da Renato Zero cerca guizzo e follia, che sono da sempre le sue carte migliori. Non sta a noi dire che fine abbiano fatto la genialità e il coraggio artistico di questo gigante della musica italiana, ma certo è che tra le nuove canzoni ne perviene solo qualche traccia. E su questo ci tocca pure infierire ulteriormente - e malvolentieri - visto che il brano più interessante e poetico del disco è “Un’apertura d’ali”, uno dei tre che non porta la firma di Zero, ma quella dell’indimenticato Gian Carlo Bigazzi, cui si rende così un grande omaggio. E a proposito di tributi, non mancano un tenero saluto alla portinaia “Angelina” e un sentito ricordo rivolto all’amico Lucio Dalla nel brano “Lu”, che suona come un applauso per un fratello d’arte, di cui si fatica a dimenticarne il sorriso e la stravaganza. Qui sì che troviamo la firma di Renato Zero, accostata a quella di Danilo Madonia, che cofirma buona parte delle canzoni, oltre a figurare tra i tre produttori che hanno messo la loro capacità al servizio di “Amo”: gli altri due sono Celso Valli e Trevor Horn (già produttore per Paul Mc Cartney, Simple Minds e Genesis).
Ed effettivamente sotto il profilo della produzione e degli arrangiamenti c’è poco da criticare, il lavoro è stato confezionato bene, seguendo un registro di eleganza e di ricchezza dei suoni, andando oltre l’abituale accostamento piano, chitarra, basso e batteria, tipico del pop, e allargando a sax soprano, tromba – quella di Fabrizio Bosso nella delicata “Oramai” – organo, contrabbasso, viole, violini e violoncello. Insomma un’orchestra distribuita nei brani con intelligenza e garbo. A fare da contraltare, però, interviene il linguaggio usato da Zero, fatto di predicozzi, smania di consigli, autocelebrazione e parole ormai consumate nei suoi ultimi dischi, in cui – in soldoni – si invita a sognare fino in fondo, a credere che ognuno è un eroe se lo vuole e che il cuore ha sempre ragione. Che possiamo fidarci di lui, poi, è dai tempi di “Onda gay” – cioè dal 1980 – che ce lo dice, ed è ancora qui a ribadircelo (nel singolo “Chiedi di me”). E noi, che di lui vorremmo ancora fidarci, proviamo a dimostrarglielo, adagiando tre stellette su di un disco che non brilla certo di luce propria.
Rockol.it
Code:
Generale
Nome completo : Renato Zero - Amo - mp3\01 Chiedi Di Me.mp3
Formato : MPEG Audio
Dimensione : 9,67MiB
Durata : 4min 13s
Modo bitrate generale : Costante
Bitrate totale : 320 Kbps
Album : Amo - Capitolo I
Traccia : Chiedi Di Me
Traccia/Posizione : 1
Esecutore : Renato Zero
Compresso da : Online Media Technologies
Data registrazione : 2013
Compressore : LAMELAME_MAJOR_VERSI
Copertina : Yes
Tipo di copertina : Cover (front)
Copertina MIME : image/jpeg
Commento : Exact Audio Copy 1.0 beta3
URL : http://www.avs4you.com
Audio
Formato : MPEG Audio
Versione formato : Version 1
Profilo formato : Layer 3
Durata : 4min 13s
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 320 Kbps
Canali : 2 canali
Sampling rate : 44,1 KHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 9,65MiB (100%)
Compressore : LAMELAME_MAJOR_VERSI