Titolo:
Il Commissario Montalbano
La gita a Tindari
Genere:Poliziesco
Anno di produzione:2001
Durata:115 minuti
Soggetto:Tratto dal romanzo
“La gita a Tindari” di Andrea Camilleri
Regia:Alberto Sironi
Sceneggiatore:Francesco Bruni e Andrea Camilleri
Fotografia:Franco Lecca
Montaggio:Stefano Chierchiè
Musiche:Franco Piersanti
Produttori Rai:Cecilia Cope, Erica Pellegrini
Prodotto da:Carlo Degli Esposti - Palomar
Produzione:Paolomar, Rai Fiction, Sveriges Telvision
Presentato da:Rai Radio Televisione Italiana
Distribuito da:Rai Trade
Luca Zingaretti
interpreta Salvo Montalbano
Katharina Böhm
interpreta Livia Burlando
Cesare Bocci
interpreta Mimì Augello
Davide Lo Verde
interpreta Galluzzo
Peppino Mazzotta
interpreta Fazio
Angelo Russo
interpreta Catarella
Francesco Stella
interpreta Agente Gallo
Nenè Sanfilippo, un picciotto di 21 anni, è stato freddato da un colpo di pistola mentre apriva il portone di casa. Qualche ora dopo si presenta in commissariato Davide Griffo (Tony Palazzo), preoccupato perché non ha più notizie dei suoi genitori. Vuole l'autorizzazione a forzare la porta del loro appartamento. Con grande sorpresa il commissario Montalbano (Luca Zingaretti) scopre che i coniugi Griffo abitano nello stesso stabile del ragazzo ucciso.
Quando entrano nell'appartamento dei Griffo, lo trovano vuoto e in ordine.
Montalbano scopre che i Griffo hanno partecipato ad una gita organizzata a Tindari con altri anziani. Una foto scattata sul pullman ritrae i Griffo seduti nell'ultima fila, mentre il signor Griffo è girato a guardare attraverso il lunotto posteriore. Una Punto sembra seguire il pullman. E' leggibile la targa: la macchina è di Nenè Sanfilippo, il ragazzo ucciso.
Nell'appartamento di Sanfilippo sono state ritrovate una serie di video cassette con Sanfilippo a letto con diverse donne. Una di queste è una rumena, moglie del noto chirurgo di trapianti Isgrò (Giovanni Morchella). Inoltre nel computer di Sanfilippo sono state trascritte una serie di lettere porno che si scambiava con la rumena e una specie di romanzo di fantascienza. I Griffo vengono trovati uccisi in una casupola di campagna. A questo punto è chiaro che ad uccidere Sanfilippo e i Griffo è stata la stessa mano.
Montalbano scopre anche che i Griffo avevano affittato proprio a Sanfilippo una casupola di campagna. Questa era la base usata da Sanfilippo per seguire delle attività illecite con Internet.
Sarà la lettura del romanzo che Nenè scriveva nel suo computer a dare la chiave per risolvere il caso.
Autocontrollo? Mancanza di sensibilità. No, certamente la ragione era più semplice: la differenza d'età. Lui era un cinquantino e Mimì un trentino. Augello era già pronto per il 2000 mentre lui non lo sarebbe mai stato. Tutto qua. Augello sapeva che stava naturalmente trasendo in un'epoca di delitti spietati, fatti da anonimi, che avevano un sito, un indirizzo su Internet o quello che sarebbe stato, e mai una faccia, un paro d'occhi, un'espressione. No, troppo vecchio oramà». Sta invecchiando il commissario Montalbano? No, non è questo. É l'amarezza per un caso dai retroscena sconcertanti e orrendi. É il saluto del nuovo secolo a questo Maigret siculo, più colto, più teso e irregolare (più «nirbùso e squieto» direbbe Camilleri, nella sua lingua giocosamente protesa alla ricerca della musica più antica dell'italiano). Egli indaga tra l'immaginaria Vigàta e Tindari, il promontorio a picco sul mare «col piccolo, misterioso teatro greco e la spiaggia a forma di una mano con le dita rosa». Un triplice omicidio è avvenuto - un giovane dongiovanni che viveva al di sopra dei suoi mezzi apparenti, due anziani pensionati seppelliti in casa che improvvisamente decidono una gita a Tindari. Li collega, sembra, solo un condominio. Ma Montalbano ha una maledizione, sa leggere i segni che provengono dall'antichissimo che vive nel modernissimo continente Sicilia: lo aiutano un vecchio ulivo contorto, la sua squadra, la svedese Ingrid, un libro di Conrad, e un Innominato senza pentimento. La gita a Tindari, assai più di un semplice giallo (come sempre con Camilleri), ha la felicità e la facilità della commedia. Come se il processo ideativo e fantastico iniziasse - così credeva Aristotele - dall'occhio, dalla vista. Si apre una quinta e spunta un personaggio con una scansione perfetta dei tempi, e ciascuno ha un carattere che lo fa uscire, vivido e completo, dal fondale: e non solo i personaggi principali, ma anche la vicina che compare una volta sola, i vecchietti della gita, i picciotti di guardia al boss, gli avventori del ristorante. E al di là del fascino della lingua, della consonanza con l'universo metaforico siciliano, della suggestione dell'intreccio, ogni pagina offre un momento di divertimento letterario.
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Nome completo :La gita a Tindari.avi
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Formato/Info : Audio Video Interleave
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Dimensione : 704 Mb
Durata : 1h 55min
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Codec : MPEG-1 Audio layer 3
Codec profile : Joint stereo
Durata : 1h 55min
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Modalità : CBR
Canali : 2 canali
SamplingRate : 44 KHz
Risoluzione : 16 bits
StreamSize : 78.6 Mb
Compressore : LAME3.96r
Compressore : CBR
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