The Brothers Quay Collection
.: Info :.
Regia / Director: The Brothers Quay (Stephen and Timothy Quay)
Titolo / Title: The Brothers Quay Collection
Anno / Year: 1979-2000
Durata / Runtime: ~120 min.
Genere / Genre: stop-motion animation
Color: Color, B&W
Languages: Mute, english
Subtitles: No
Info DVD: http://www.kino.com/video/item.php?film_id=38
Formato: DVD9
Video: NTSC
Dimensione / Size: 6,6G
Aspect Ratio: 4:3
Lingua / Language: Mute, english
Sottotitoli / Subtitles: no
Compressione / Compression: nessuna, copy 1:1
.: Movies :.
* The cabinet Of Jan Svankmajer (1984, 14', color)
* The Epic Of Gilgamesh or: This Unnameable Little Broom (1985, 11', color)
* Street Of Crocodiles (1986, 21', color)
* Rehearsals For Extinct Anatomies (1987, 14', B&W)
* Dramolet (Stille Nacht I) (1998, 1', B&W)
* The Comb (From The Museums Of Sleep) (1991, 17', color and B&W)
* Anamorphosis or: De Artificiali Perspectiva (1991, 15', color)
* Are We Still Married? (Stille Nacht II) (1991, 3', B&W, music: His Name Is Alive)
* Tales From The Vienna Woods (Stille Nacht III) (1992, 3',b/n)
* Can't Go Wrong Without You (Stille Nacht IV) (1993, 3', B&W, music: His Name Is Alive)
.: Special Features :.
* Nocturna Artificialia (1979, 21', color)
* Interview with Brothers Quay (2000, 3'48")
* Institute Benjamenta theatrical trailer
.: Screenshots :.
.: Other info :.
http://www.imdb.com/name/nm0703028/
http://www.imdb.com/name/nm0703029/
http://en.wikipedia.org/wiki/Brothers_Quay
http://movies.nytimes.com/movie/review?res...757C0A961948260
.: Review :.
(by Dan Lopez, from www.digitallyobsessed.com )
I first encountered the Brothers Quay, like many, through that pustule on the face ofmusic, MTV. In 1988, the Quays were commissioned to contribute to MTV's seriesof artist-oriented promos ("Art breaks"). Whilst flipping through channels, it washard not to stop on MTV every time they aired Dramolet, the spot that theQuays created. Despite being only 60 seconds long, the clip was a hypnotic,bizarre black-and-white creation using stop motion animation that defies easyexplanation. Since that time, I have grown to truly admire the brilliant, surrealistwork these two filmmakers have brought to the world. Despite MTV's attempts atshamelessly copying their work, be it in promos or videos, the Quays definitelyremain servants to their own natures, despite their foray into more commercial work.
The Brothers Quay (Timothy and Steven) are indentical twins living in England. Though born and raised American, their style and intellect seems almost certainlyrooted in European traditions. Their films often feature captions in Europeanlanguages, musical scoring by the classic avant-garde composers of Europe, andare sometimes inspired by European literature. Often classified as "animators", theBrothers Quay are much more. Their films are vast, surrealist epics that opendoors to incredible, yet untouchable, landscapes of nightmarish visions. Theirworlds use harsh film-stocks, warped lenses, and an impeccable grasp of theartistry behind puppetry and stop motion. The work rarely has any sort of clearnarrative or storyline, or in fact anything that distinguishes a typical film. It usesdolls, often deformed, and superbly realistic, almost antique, settings, much like atwisted doll house performance. The imagery will often amaze, if not disturb. I won'tpretend to understand what drives the Quays, nor will I pretend to grasp somesubliminal context to their work that no one else has. I will say that what I findfascinating is how accurate their stop-motion work is to re-creating the nightmarishquality of a chaotic night of uneasy sleep. I've never liked the attempts at explainingor rationalizing the work presented in Quay shorts, or any seriously surreal artform,so I'd advise that viewers of these films simply turn down the lights and immersethemselves.
.: Recensione :.
(di Zonekiller, da http://scaglie.blogspot.com]http://scaglie.blogspot.com )
Personaggi da leggenda i fratelli Quay, Stephen e Timothy, sono due gemelli omozigoti quasi indistinguibili che hanno raggiunto la notorietà nel cinema d'animazione internazionale battendo le piste complesse e disagevoli del cinema d'autore e del surrealismo. Di origine americana, sono scappati ben presto dagli Stati Uniti, paese per loro troppo succube dell'immaginario Disney ("lì la Disney ha il pieno potere con il suo reame stilizzato così forte") e hanno preferito installare la loro base soprattutto a Londra. La tecnica d'animazione da loro scelta è stata il "passo uno" e l'alienazione è il filo conduttore della loro poetica. Il loro cinema visionario affonda le radici della propria ispirazione soprattutto nella folgorante animazione dell'est europeo (Jan Svankmajer su tutti, ma anche Starewicz, Borowczyk e la scuola russa e quella ceca), ma gli spunti provengono anche da idee letterarie, frammenti di testi, partiture musicali (Janacek, Berg, Stravinskij...) come dalla tradizione del teatro di marionette europeo e le loro scelte intransigenti hanno fatto sì che non gli venissero mai proposte montagne di dollari provenienti da eventuali collaborazioni con Disney o Pixar. I Quay Brothers hanno iniziato a lavorare con marionette animate alla fine degli anni Sessanta, consolidando fin da subito una tecnica cinematografica decisamente peculiare e un'insolita poetica ai confini tra surrealismo ed espressionismo. Le loro storie animate, corto e mediometraggi, rappresentano una quotidianità lontana da ogni forma di verosimiglianza e attendibilità, dove il mondo sembra piuttosto un claustrofobico universo fuoriuscito dai meandri della mente di un novello Kafka. Il risultato è un cinema originale e spiazzante, sperimentale e fuori dal tempo, a metà strada tra la danse macabre e la natura morta, dotato di uno straordinario impatto visivo, fatto di pellicole abbacinanti per la loro bellezza quanto però angoscianti ed enigmatiche. Da ricordare il loro affettuoso omaggio a Svankmajer, The Cabinet of Jan Svankmajer, in cui il maestro è rappresentato da un pupazzo con la testa a forma di libro che dispensa la sua conoscenza, mentre la immagini attingono da Arcimboldo per arrivare al surrealismo e a Escher. Proiettammo qualche tempo fa il loro primo lungometraggio con buon successo di pubblico, Institute Benjamenta, tratto dallo Jakob Von Gunten di Robert Walser, dove si respirano le stesse atmosfere chiaroscurali e sonnamboliche dei loro lavori d'animazione. L'istituo Benjamenta del titolo è una terribile scuola dove si impara l'arte del servire fondata sull'assoluta dedizione e l'annullamento di sé, metaforica riflessione sull'assenza dell'amore e sulla società del potere, basata su rapporti servo-padrone, su sitemi di controllo, su protocolli ripetuti all'inverosimile...quello che più o meno sta diventando il nostro mondo...Riguardo al loro cinema dichiarano "non si tratta di incubi, noi pensiamo veramente che l'animazione possa creare un'alterità, e ciò che noi vogliamo raggiungere con i nostri film è un'alterità "oggettivata", non un sogno o un incubo ma un mondo autonomo ed autosufficiente, che abbia le proprie leggi, una lucidità...è un po' come quando si osserva il mondo degli insetti, ci si chiede a quale logica rispondano i loro comportamenti, non possono dialogare con noi per spiegarci cosa fanno, è un miracolo bizzarro. Ecco, penso che guardare uno dei nostri film sia come osservare il mondo degli insetti... La stessa logica d'altra parte si può trovare nel balletto, dove non esiste il dialogo e tutto si basa sul linguaggio dei gesti, della musica, del ritmo, che vanno interpretati dallo spettatore. Non ci piace utilizzare dialoghi, ci bastano la musica e i movimenti, la luce, i suoni". Nel 2005 hanno realizzato un altro lungometraggio dal titolo "The PianoTuner of EarthQuakes".
.: Mediainfo report:.
General
Complete name : /DATI/Torrent/8r07h3r5QU4Y/VIDEO_TS/VTS_01_2.VOB
Format : MPEG-PS
File size : 1 024 MiB
Video
ID : 224 (0xE0)
Format : MPEG Video
Format version : Version 2
Format profile : [email protected]
Format settings, BVOP : Yes
Format settings, Matrix : Default
Format settings, GOP : M=3, N=15
Bit rate mode : Variable
Bit rate : 9 800 Kbps
Width : 720 pixels
Height : 480 pixels
Display aspect ratio : 4:3
Frame rate : 29.970 fps
Standard : NTSC
Color space : YUV
Chroma subsampling : 4:2:0
Bit depth : 8 bits
Scan type : Interlaced
Scan order : Top Field First
Bits/(Pixel*Frame) : 0.946
Audio
ID : 128 (0x80)
Format : AC-3
Format/Info : Audio Coding 3
Mode extension : CM (complete main)
Bit rate mode : Constant
Bit rate : 192 Kbps
Channel(s) : 2 channels
Channel positions : Front: L R
Sampling rate : 48.0 KHz
Bit depth : 16 bits
Video delay : -215ms
.: Ringraziamenti :.
* chi ha fatto il film
* chi ha fatto il dvd
* chi ha scritto le info sù riportate
Orario di seed e Banda disponibile: 4/7 - ~24/24 --> 20++ Kbps