Titolo originale: The Disaster Artist
Paese: USA
Anno: 2017
Durata: 104 minuti
Genere: Biografico, Commedia
Soggetto: Tratto dall'omonimo romanzo di Greg Sestero e Tom Bissell
Sceneggiatura: Scott Neustadter, Michael H. Weber
Fotografia: Brandon Trost
Montaggio: Stacey Schroeder
Musiche: Dave Porter
Scenografia: Chris L. Spellman
Costumi: Brenda Abbandandolo
Trucco: Christi Cagle, Kevin Carter, Andy Clement e altri
Effetti speciali: Ron Trost
Produttore: James Franco, Evan Goldberg, Vince Jolivette, Seth Rogen, James Weaver
Produzione: New Line Cinema, Point Grey Pictures, Good Universe, Rabbit Bandini Productions, Ramona Films, RatPac-Dune Entertainment
Distribuzione: Warner Bros Italia
Sito ufficiale: www.disasterartist.movie/home/oh-hi
Data di uscita: 22 Febbraio 2018 (Cinema)
La tragicomica storia vera dell’aspirante regista, e famoso outsider di Hollywood, Tommy Wiseau – artista la cui passione era genuina tanto quanto discutibili erano i suoi metodi – diventa la celebrazione dell’amicizia, dell’espressione artistica e dell’inseguimento dei sogni contro ogni pronostico.
La Kristen Bell del franchise “Bad moms”, il J.J. Abrams artefice del nuovo corso intrapreso dalla saga “Star wars” e il cineasta Kevin Smith sono soltanto alcuni dei nomi noti che compaiono, nei panni di se stessi, nelle interviste volte ad aprire la oltre ora e quaranta di visione che, messa in piedi da James Franco, prende le mosse dal best seller “The disaster artist: My life inside ‘The room’, the greatest bad movie ever made”.
Oltre un'ora e quaranta di visione che, al di là delle premesse, non intende, però, rientrare nel gettonatissimo filone dei falsi documentari, bensì esplorare in salsa biopic la tanto assurda quanto affascinante vicenda realmente vissuta tra la fine del XX secolo e l’inizio del successivo da Greg Sestero, autore, insieme a Tom Bissell, del libro di cui sopra.
Il Greg Sestero che, giovane attore visto anche in b-movie del calibro di “Retro Puppet Master” e “The pit and the pendulum” di David DeCoteau, possiede nel lungometraggio i connotati di Dave Franco, fratello del qui regista che incarna superbamente, invece, il co-protagonista Tommy Wiseau, eccentrico personaggio dall’evidente accento dell’Est Europa – sebbene si dichiari di New Orleans – intenzionato a sfondare ad ogni costo a Hollywood. Eccentrico personaggio che, caratterizzato da lunghi capelli neri e accomunato a Sestero dall’amore nei confronti del maledetto James Dean, ha finito per trasformarsi in una figura di culto grazie alla pessima fama guadagnatasi dal suo “The room”, firmato e interpretato nel 2003, melodramma romantico torrido riguardante un triangolo amoroso con tragedia dietro l’angolo.
Melodramma giustamente ritenuto tra le peggiori opere sfornate dalla Settima arte e di cui, appunto, Franco ricostruisce la lavorazione, ma affrontando, parallelamente, il legame – quasi da omosessualità latente – instauratosi tra le due citate figure principali.
Figure contornate da un ricco cast che, oltre a brevi apparizioni per le veterane Melanie Griffith e Sharon Stone, include nel mucchio Zach Efron, Josh Hutcherson e l’inseparabile collega franchiano Seth Rogen; senza contare il significativo cameo del guru della commedia a stelle e strisce Judd Apatow nella parte di un famoso produttore.
Un cameo che, da solo, lascia emergere la denuncia nei confronti di uno dei tanti cinici aspetti dell’apparentemente rose e fiori universo della mecca del cinema, attorno a cui ruota un po’ tutta la storia di outsider col sogno delle immagini in movimento inscenata.
Outsider non distanti, in fin dei conti, dall’Ed Wood riportato in fotogrammi da Tim Burton, con la differenza che, se in quel caso ad essere posta in evidenza fu la creatività celata perfino dietro alle maggiormente disprezzabili opere su celluloide, qui emerge la maniera in cui, purtroppo, la magnifica invenzione dei fratelli Lumière possa essere praticata da chiunque non possieda arte né parte, ma, semplicemente, capitali da investire.
A testimonianza di un’amara realtà che, privilegiando un look da produzione indipendente dovuto sia all’abbondanza di riprese in movimento che alla fotografia piuttosto propensa a toni veritieri, l’ex Harry Osborn di “Spider-man” racconta sullo schermo mostrandosi capace di rimanere perennemente in equilibrio tra il drammatico e l’ironico; attraverso una narrazione dall’avvio incerto, ma destinata a rivelarsi sempre più coinvolgente ed emozionante... mentre la colonna sonora sfodera storiche hit quali “Rhytm of the night” di Corona e “Can’t get you out of my head” di Kylie Minogue.
Code:
Generale
Nome completo : The.Disaster.Artist.2017.iTALiAN.MD.WEBDL.XviD-iSTANCE[MT].avi
Formato : AVI
Formato/Informazioni : Audio Video Interleave
Dimensione : 1,35 GiB
Durata : 1 o 43 min
Bitrate totale : 1.860 kb/s
Compressore : VirtualDub build 35491/release
Video
ID : 0
Formato : MPEG-4 Visual
Profilo formato : Advanced
[email protected] Impostazioni formato, BVOP : 2
Impostazioni formato, QPel : No
Impostazioni formato, GMC : No warppoints
Impostazioni formato, Matrix : Default (H.263)
Modo muxing : Packet Bitstream
ID codec : XVID
ID codec/Suggerimento : XviD
Durata : 1 o 43 min
Bitrate : 1.722 kb/s
Larghezza : 720 pixel
Altezza : 304 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Frame rate : 23,976 (24000/1001) FPS
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Tipo scansione : Progressivo
Modo compressione : Con perdita
Bit/(pixel*frame) : 0.328
Dimensione della traccia : 1,25 GiB (93%)
Compressore : XviD 67
Audio
ID : 1
Formato : MPEG Audio
Versione formato : Version 1
Profilo formato : Layer 3
Modo : Joint stereo
ID codec : 55
ID codec/Suggerimento : MP3
Durata : 1 o 43 min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 128 kb/s
Canali : 2 canali
Frequenza campionamento : 48,0 kHz
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 95,0MiB (7%)
Allineamento : Audio splittato
Durata intervallo : 42 ms (1,00 frame)
Intervallo pre caricamento : 500 ms
Compressore : LAME3.99r
Impostazioni compressione : -m j -V 4 -q 3 -lowpass 17 -b 128